Tiri mancini: la Samp esulta, Gabbiadini e Ramírez ribaltano l’Udinese
Una vittoria per confermarci in crescita, una vittoria per onorare nel migliore dei modi Bisontino Cristin, uno che di partite così ne ha vinte tante. Partita sporca, lottata, sofferta quella con l’Udinese, una sfida che ci ha regalato tre punti fondamentali per il prosieguo del nostro campionato.
Rincorsa. L’inizio è col brivido. Nestorovski apre subito le danze ma la posizione del macedone sul cross di De Maio è irregolare e l’arbitro Pairetto annulla con l’ausilio del VAR. Dieci minuti più tardi sono gli ospiti a sudare freddo: traversone di Murru dalla sinistra, stacco di Ramírez e palla sul palo. Il Doria – schierato con il 4-4-2 e con Ramírez dirottatto sulla destra – insiste: al 20′ Ferrari svetta su corner dell’uruguayano, Gabbiadini la devia senza precisione e l’occasione sfuma. Poco più tardi Jankto impegna Musso con un mancino da posizione defilata, poi ancora Gabbia tenta la rovesciata ma trova soltanto l’esterno della rete. Nel momento di maggior pressione dei blucerchiati, colpiscono i blucerchiati: Nestorovski stavolta fa le cose per bene e batte Audero piazzandola con il sinistro. Con mezzora scarsa di ritardo inizia la rincorsa.
Vento. E inizia nel peggiore dei modi perché Depaoli deve uscire dopo un contrasto con Lasagna e Ranieri lo sostituisce con Thorsby nell’inedita veste di terzino. Bertolacci al 37′ scambia con Gabbiadini, peccato che il suo tiro sia centrale e facile preda di Musso. È l’ultima opportunità per il centrocampista, anch’egli sfortunato e costretto ad alzare bandiera bianca per un infortunio – muscolare nel suo caso -; il rientrante Linetty lo rimpiazza accanto a Ekdal. Piove su Marassi ma non può piovere per sempre. E allora la buonasorte ci sorride al quinto di recupero. La buonasorte e la bravura di Gabbiadini che disegna su punizione una parabola meravigliosa e ci regala l’1-1 a tempo quasi scaduto. Il bellissimo gol del numero 23 è il primo segnato dal Doria nella prima frazione in questa Serie A. Il vento deve cambiare.
Festa. Dal tunnel i ragazzi rientrano sistemati con il 4-3-1-2 e con la voglia di prendersi i tre punti. Un’acquolina che cresce quando Pairetto espelle Jajalo per doppia ammonizione e ci proviamo a ripetizione: con Linetty (8′), con Gabbiadini (9′), con Ramírez direttamente dalla bandierina (14′). Gotti richiama Nestorovski e dà un chiaro segnale: il punto sarebbe oro colato per i friulani, che con i rinvii ritardati da Musso accumulano secondi preziosi. Lasagna però, al minuto 22, fa capire ad Audero che l’Udinese è viva. Passano cinque giri d’orologio e Troost-Ekong stende Quagliarella in area, sembra rigore netto ma Pairetto deve rivederlo per assegnarlo. Il capitano non al meglio lascia l’onere e l’onore a Ramírez che non tradisce: Musso piantato e 2-1 sotto la Sud in festa.
Così. Caprari rileva Quagliarella e si fa subito vivo là davanti, al 34′ e al 40′. Non è ancora finita però: Pussetto, subentrato al 33′, impegna Audero, efficace in due tempi ad evitare il peggio. Nel recupero, sulla sponda opposta, Gabbiadini prova a ripetersi da fermo: Musso si allunga a toglierla dall’angolino basso. Poco male: finisce 2-1 e con le braccia al cielo. Per tutti noi – e sicuramente, da lassù, per il nostro Bisontino – va benissimo così.
Sampdoria 2
Udinese 1
Reti: p.t. 29′ Nestorovski, 51′ Gabbiadini; s.t. 30′ Ramírez rig.
Sampdoria (4-4-2): Audero; Depaoli (38′ s.t. Thorsby), Ferrari, Colley, Murru; Ramírez, Ekdal, Bertolacci (44′ p.t. Linetty), Jankto; Gabbiadini, Quagliarella (33′ s.t. Caprari).
A disposizione: Falcone, Augello, Vieira, Chabot, Rigoni, Regini, Maroni, Murillo, Léris.
Allenatore: Ranieri.
Udinese (3-5-2): Musso; De Maio (44′ s.t. Teodorczyk), Troost-Ekong, Nuytinck; Opoku (33′ s.t. Pussetto), Mandragora, Jajalo, De Paul, Stryger-Larsen; Lasagna, Nestorovski (8′ s.t. Ter Avest).
A disposizione: Perisan, Nicolas, Sierralta, Samir, Fofana, Walace, Kubala, Ballarini, Barak.
Allenatore: Gotti.
Arbitro: Pairetto di Nichelino.
Assistenti: Alassio di Imperia e Valeriani di Ravenna.
Quarto ufficiale: Marinelli di Tivoli.
VAR: Guida di Torre Annunziata.
AVAR: Di Vuole di Castellammare di Stabia.
Note: espulso al 6′ s.t. Jajalo per gioco scorretto; ammoniti al 39′ p.t. Jajalo, al 41′ p.t. Nestorovski per gioco scorretto, al 31′ s.t. Ramírez, 43′ s.t. Jankto per comportamento non regolamentare; recupero 5′ p.t. e 4′ s.t.; abbonati 17.031 (rateo 177.402 euro), paganti 1.485 (incasso 11.930 euro); terreno di gioco in buone condizioni.