Salvatore Foti: «Sono alla Samp per imparare»
Diciotto anni ancora da compiere, Salvatore Foti è la grande promessa di casa Samp: «Quel che conta è imparare, stando vicino ai grandi giocatori che sono qui potrò farlo».

Ora è tutto diverso. Moena, Trentino. Samp in ritiro, a rifarsi le ossa in vista di una stagione diversa. C’è anche Salvatore Foti, in fondo all’attacco blucerchiato: pure lui pronto a ricominciare da zero. «Si lavora, eccome – sorride, pensando alle ripetute del professor Sassi -. Allenamenti pesanti, ma va tutto bene: bisogna prepararsi al meglio per un grande campionato». Aria nuova nell’anima della Samp, entusiasmo e allegria: «Gli ultimi mesi non sono stati facili – ammette Foti -, ma finalmente abbiamo azzerato tutto. Si riparte, chi c’era già vuole dimenticare e far dimenticare, i nuovi hanno voglia di dare il massimo per il bene della squadra».
C’era e c’è chi vedrebbe meglio Foti a crescere lontano da Genova, lui che arrivò in silenzio grazie a un’intuizione di Asmini e Marotta, magari in Serie B a giocare e capire cos’è il calcio italiano. Ma la società, d’accordo con Novellino («E con me: io voglio star qui»), ha deciso che Bogliasco è il posto giusto per diventare uomo e calciatore vero: «Lo so che davanti ho tanta gente, tanti giocatori bravi – è la chiusura di Foti, prima dell’allenamento -, ma so anche che per me l’importante è imparare. Se mi ritaglierò un po’ di spazio tanto meglio, ma quel che conta è crescere a fianco a loro».
Nella foto Pegaso, Salvatore Foti si rinfresca in una pausa dell'allenamento.
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