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Flachi, amore blucerchiato: «Questa Samp mi piace un sacco»

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Flachi, amore blucerchiato: «Questa Samp mi piace un sacco»

Ottava stagione in blucerchiato («E voglio arrivare a festeggiare la decima») per il numero 10 della Samp. Innamorato perso di questi colori e di questa squadra.

28_flachiDieci. Come il numero della sua maglia. Dieci come il giorno in cui ha portato all'altare la sua amata Valentina. Dieci come gli anni di Sampdoria che spera di poter assaporare all'ombra della Lanterna. Il dieci non è un numero qualunque nella vita di Francesco Flachi e a sottolineare questo legame così stretto e un po’ speciale è lo stesso beniamino della Gradinata Sud: «E' un aspetto forse un po' romantico del calcio – spiega Francesco – ma il dieci per me è sempre stato un numero magico. L'ho indossato fin dalle giovanili e mi ha sempre portato fortuna. Un numero che mi ha anche accompagnato nei passaggi più importanti della mia vita, come il giorno del mio matrimonio… Arrivare a festeggiare il decimo anno in blucerchiato sarebbe fantastico, un sogno che si avvera».

Quel blucerchiato ormai seconda pelle per Flachi che ha da poco iniziato la sua ottava stagione in blucerchiato, con quali sensazioni?
«Sensazioni indubbiamente ottime. Stiamo e abbiamo fin qui lavorato nella maniera giusta. E' una Samp tutta nuova che mi piace molto. Ha carattere e qualità. Dopo il finale dello scorso anno era inevitabile cambiare qualcosa. Sono partiti giocatori validissimi, ma che forse qui non trovavano più le giuste motivazioni, e sono arrivati tanti nuovi elementi, giovani e tecnicamente di ottimo livello».

L'inizio, la lunga preparazione estiva e le tre vittorie in Coppa Italia: che cosa hanno portato?
«L'idea che questa squadra abbia già una sua fisionomia, la classica impronta del mister, con una quadratura ben precisa. In più quest'anno possiamo contare su due, tre giocatori che danno realmente del "tu" alla palla e possono inventare in ogni momento la giocata vincente. E' un aspetto che dà fiducia».

Valori tecnici indiscutibili ed una coppia d'attacco da sogno, Flachi e Bonazzoli. Cosa ne pensi dell'approdo in Nazionale di Emiliano?
«Penso che pochi lo meritassero quanto lui. In azzurro ci sarebbe già arrivato da mesi senza quel terribile infortunio. Stava andando alla grandissima, poi quella tegola ha rovinato tutti i suoi piani e complicato maledettamente la vita alla squadra. E' tornato con una carica e una determinazione feroce e alla prima opportunità Donadoni lo ha chiamato. Non poteva che essere altrimenti. E di questo se ne avvantaggerà sicuramente anche la Samp perché potrà contare su di un centravanti motivatissimo; senza dimenticare ovviamente l'apporto di Quagliarella, di Fabio (Bazzani, ndr) e perché no, del sottoscritto».

E' un Francesco Flachi che appare sereno come non mai, ma al contempo carico al punto giusto. Questa Samp alla fine quanto ti piace?
«Tanto. E l’ho dichiarato fin dai primi giorni di ritiro. Possiamo indubbiamente  fare bene. Senza proclami, senza parole gettate al vento, ma con la testa e la voglia che ci ha fin qui caratterizzato. Come a Bologna dove abbiamo vinto e convinto pur giocando in inferiorità per più di un'ora. Questa per tanti aspetti potrà essere una stagione un po' particolare, da sfruttare fino in fondo. Proveremo a cogliere l'attimo… Carpe diem…».

Nella foto Pegaso, Flachi esulta a Bologna inseguito da Bonazzoli.

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