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Daniele Franceschini: «E adesso a Milano per riscattarci»

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Daniele Franceschini: «E adesso a Milano per riscattarci»

L'esterno della Samp, all'esordio in campionato con la maglia blucerchiata, non fa drammi e punta il mirino sulla trasferta in casa dell'Inter.

10_franceschiniDaniele Franceschini la prima a Marassi la immaginava – sicuramente – in altra maniera. Un gol magari, senza dubbio una vittoria per bagnare al meglio l'esordio in A con la maglia blucerchiata. Invece è arrivata una sconfitta che pochi avrebbero messo in preventivo, una sconfitta che ha fatto male a tutti. Che è successo? Gli si chiede, ecco la risposta: «E' successo che abbiamo perso questa partita con l'Empoli dopo aver cominciato bene col gol di Emiliano, esprimendo anche un buon gioco. Purtroppo dopo la rete subita siamo andati in difficoltà, va anche detto che c'era un rigore a nostro favore prima del loro pareggio che l'arbitro non ha fischiato… Al di là di questi episodi, dobbiamo subito voltare pagina per ripresentarci sabato con nuovo entusiasmo».
Cosa salva Franceschini di Sampdoria-Empoli: «La prima parte sicuramente, in cui abbiamo giocato benissimo. Poi il calcio è strano, è fatto di episodi e stavolta ci è andata storta. Siamo alla prima comunque, inutile far drammi… Bravi loro a vincere, ma noi dobbiamo far tesoro degli errori commessi».
E per ripartire si va a San Siro, sponda nerazzurra, una delle sfide più difficili dell'intero campionato: «Certamente sarà dura, però la partita di oggi insegna che niente è scontato nel calcio. Dovremo disputare una gara perfetta, sperando che loro sbaglino qualcosa, ma non significa che ci presenteremo a Milano per erigere barricate, faremo la nostra prestazione cercando di ottenere un risultato positivo. E' nelle nostre possibilità, il campionato è lungo e siamo fiduciosi».
Qualcuno ha detto che contro l'Empoli è mancata la personalità: «Assolutamente no, bisogna sempre ricordare che in campo ci vanno anche gli avversari. L'Empoli ha fatto il suo e lo ha fatto bene: saltavano sempre il nostro centrocampo con lanci lunghi sulla prima punta, oppure ripartivano veloci nei contropiede. Noi la personalità ce l'abbiamo messa sempre, purtroppo gli episodi ci hanno sfavorito». Il direttore di gara non ha entusiasmato: «Al di là del rigore, che a noi sembrava netto, ci sono state ammonizioni eccessive, troppo fiscali che alla lunga sono risultate decisive. Peccato, ma dobbiamo ripartire senza pensar troppo al match di domenica».

Nella foto Pegaso, Daniele Franceschini contende il pallone ad Andrea Raggi.

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