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Quagliarella: «Siamo una grande squadra»

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Quagliarella: «Siamo una grande squadra»

La prima, grande prestazione del ragazzo di Castellammare di Stabia lascia a bocca aperta tifosi e addetti ai lavori: «Mi diverto e sto bene, e poi questa è una grande squadra».

14_quagliarellaSi è mosso bene Fabio Quagliarella da Castellammare di Stabia. Lo ha detto anche Walter Novellino a fine partita, e il mister della Samp non elargisce mai elogi a caso. L'attaccante ex Ascoli si è calato perfettamente nel ruolo che il tecnico gli ha ritagliato attorno, sebbene fare il vice Flachi non sia facile nemmeno per calciatori molto più esperti di lui. Però provarci si deve e Quagliarella non solo ha dimostrato volontà, ma anche e soprattutto qualità. Riuscendoci.
La coppia con Bonazzoli sembra già affiatata, i due si completano, si aiutano, dialogano a meraviglia. Fabio prende le sponde, oppure riparte veloce quando serve e cerca di mettere il compagno nelle condizioni migliori per sfruttare il suo fisico. Insomma, la seconda punta, o punta d'appoggio che dir si voglia. C'è il gol però che tedia il napoletano, un gol che in campionato ancora non si è visto. Ma si può anche aspettarlo questo talentuoso ragazzo classe '83, arrivato in sordina e già capace di raccogliere applausi dalla Sud, inventando tocchi importanti, al cospetto del Milan, mica della prima squadretta in gita a Marassi. Aspettare il suo gol sarà dunque un piacere per la Sampdoria, tantopiù che Quagliarella non si fa problemi di sorta: «Il gol arriverà – dice sicuro il numero 27 della Samp -, ora mi godo assieme ai compagni questo bel pareggio, sebbene si potesse anche raccogliere un bottino maggiore. Sono consapevole che gli attaccanti vivono di gol, ma allo stesso modo non ne faccio una tragedia, continuo anzi a lavorare sereno perché il momento arriverà. E' fondamentale continuare su queste prestazioni».
Dalla tribuna, gli fanno notare, è sembrato che Quagliarella si sia divertito molto: «Beh, cerco sempre di divertirmi, se posso, quando gioco… Ma ciò che conta realmente è il bene della Samp, io faccio solo ciò che mi chiede il mister». E cosa aveva chiesto Novellino prima del Milan? «Mi aveva detto di svariare, a volte di qua, a volte di là, di prendere Brocchi piuttosto che andare sottoporta… Insomma, di lavoro ne ho svolto».
La Sud sta scoprendo Quagliarella, un giocatore che pochi conoscevano e che invece in poco tempo ha saputo balzare agli onori della cronaca: «Piano piano spero di farmi conoscere sempre di più dal popolo doriano, si tratta anche di un aiuto ulteriore, perché se sbagli un passaggio e comunque ti applaudono senti la fiducia e la fiducia è tutto». Alcune giocate di Quagliarella sabato sera hanno scatenato un frastuono assordante: «Le ho sentite, le ho sentite… Anche perché con un pubblico così è difficile essere sordi, sebbene si sia concentratissimi. Fa piacere, spero di continuare su questa strada». Il pareggio è arrivato su un tocco di mano netto di Kaladze: «Episodio storto, ci andrà meglio la prossima volta…».
L'importanza dei segnali. Samp-Udinese è uno di questi, secondo l'attaccante campano: «Credo che da quel giorno in noi sia scattato qualcosa, abbiamo iniziato a prendere fiducia, abbiamo iniziato a lottare consapevoli di essere un'ottima squadra. Si lavora bene in settimana grazie al mister, si lavora sicuri e sereni. Penso che siano basi ottime da cui ripartire».

Nella foto Pegaso, un incontenibile Quagliarella semina Brocchi e Gattuso.

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