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La Samp saluta la Coppa con un pareggio a San Siro

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La Samp saluta la Coppa con un pareggio a San Siro

L'avventura finisce qui, con lo 0-3 dell'andata impossibile da recuperare. Ma la Samp si riscatta e a Milano trova uno 0-0 e una prestazione che le consentono di uscire a testa alta dal torneo.

01_maaroufibastriniLo 0-3 maturato a Marassi nella gara di andata non lasciava spazio a speranze o ad invocazioni al miracolo, anche perché tra Inter e Sampdoria il divario è piuttosto netto, nell'organico e nella mentalità. Ma da qui ad ipotizzare una comparsata senza corsa né lotta a San Siro ne passava. E allora Novellino e ragazzi si sono presentati al Meazza con la consapevolezza di aver già un piede e tre quarti fuori dalla Coppa Italia – e dunque dall'Europa presa dalla porta di servizio, che sarebbe comunque andata benissimo… – ma con la voglia (pari, se non superiore) di dimostrare che i cinque gol subiti e le sconfitte nei primi due incontri ravvicinati col gigante nerazzurro non erano il metro adatto per giudicare la distanza tra i campioni d'Italia e i blucerchiati.
Lo aveva detto chiaro d'altra parte Novellino in entrambi i post-partita: «Mi brucia, sono dispiaciuto». Il tecnico di Montemarano, si sa, non ama uscire sconfitto nemmeno dalle partitelle infrasettimanali, figurarsi in un confronto con la formazione italiana più forte del momento. E così il bruciore è diventato agonismo, trasmesso poi dal mister ai ragazzi nella partita di giovedì sera, terminata con uno 0-0 inutile in termini prettamente pratici, ma prezioso per il morale.
A San Siro, quest'anno, la Samp non ha mai perso – 1-1 in campionato, 0-0 in Coppa -, un'iniezione di personalità importante perché oltre alla squadra di Novellino, nessuno è riuscito a toglier punti all'Inter in casa, né in Serie A, né in Tim Cup. C'è da credere dunque che questa stagione sia ancora ricca di sorprese, se la si affronta tutta con lo spirito di giovedì sera, lo spirito guerriero di chi non guarda classifica e risultati, ma solo la singola prestazione. Il pericolo, come sempre nel calcio, sono a questo punto le motivazioni. Già da domenica a Udine si avrà una controprova di cosa ci si potrà aspettare dal girone di ritorno della Sampdoria, orfana ancora di capitan Volpi.
L'assenza del regista si sta facendo pesante ogni giornata di più, anche se Parola a Milano si è ben comportato, guadagnando gli elogi di Novellino e prenotando una maglia da titolare per il match del Friuli. Prestazioni di rilievo anche per Accardi e Castellazzi, bene pure Gigi Sala, decisivo in una chiusura su Cruz nel primo tempo e pericoloso due volte in area avversaria. Cresce Bastrini sul settore sinistro, ottima gara anche di Pieri dalla stessa parte. Continuano il lavoro di recupero Bazzani e Bonazzoli, alla ricerca della forma migliore: i due centravanti palesano un ritardo di condizione comprensibile dopo il lungo infortunio – identico – patito. Serve solo un gol, ad entrambi, per la definitiva rinascita.
Domenica in casa dell'Udinese probabilmente si rivedranno dall'inizio Flachi, Falcone, Quagliarella e Franceschini, ma più dei singoli a questa Samp serve l'abnegazione che proprio Flachi aveva auspicato qualche mese fa. E se c'è un dato positivo che emerge dalla trasferta di Milano, beh, è proprio l'aver dimostrato di essere sulla retta via.

Inter             0
Sampdoria   0
Inter (4-3-2-1):
Toldo; Bonucci, Burdisso, Samuel, Grosso; Figo (25' s.t. Recoba), Dacourt, Maaroufi (21' s.t. Bolzoni); Solari (38' s.t. Fautario), Gonzalez; Cruz. A disposizione: Orlandoni, Cordoba, Zanetti, Choutos. Allenatore: Roberto Mancini.
Sampdoria (4-4-2): L. Castellazzi; Zenoni, Sala, Accardi, Bastrini; Maggio, Parola, Palombo (25' s.t. Da Mota), Pieri; Bazzani (32' s.t. Quagliarella), Bonazzoli (37' s.t. Ferrari). A disposizione: Zotti, Soddimo, Franceschini, Enow. Allenatore: Walter Novellino.
Arbitro: Brighi di Cesena.
Assistenti: Pirondini di Mantova e Niccolai di Livorno.
Quarto uomo: Orsato di Schio.
Note: ammoniti all'11' p.t. Sala, al 44' p.t. Palombo e al 34' s.t. Parola; spettatori 12.000 circa; recupero p.t. 0', s.t. 3'.

Nella foto Pegaso, duello tra giovani: Alessandro Bastrini anticipa l'interista Ibrahim Maaroufi.

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