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Ziegler: «Vittoria meritata, e che intesa con Quagliarella!»

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Ziegler: «Vittoria meritata, e che intesa con Quagliarella!»

L'esterno arrivato dal Tottenham bagna l'esordio in Serie A con l'assist vincente ed una prestazione di sostanze e grande intelligenza: «Sono felice, è una domenica da ricordare».

18_ziegler.jpgE' una lieta sorpresa questo Reto Ziegler, almeno per i tifosi sampdoriani. Gli addetti al mercato blucerchiato, naturalmente, lo conoscevano molto bene prima di bloccarlo e metterlo su un aereo con destinazione Genova. Ma è sempre l'impatto col pubblico e col campo che determina le fortune o le sfortune di un calciatore e la prima uscita in Serie A per il laterale svizzero ha il quadrifoglio appiccicato all'occhiello della giacca.
Il calcio ed il destino sono strani, spesso vanno nella medesima direzione, conducendo a volte di qua e a volte di là. Reto Ziegler probabilmente la trasferta di Parma doveva giocarla – stando ai propositi della vigilia – per un quarto d'ora. Poco più, poco meno. Invece l'esterno poliglotta – conosce francese, inglese, tedesco e anche un po' di spagnolo – si è trovato nella mischia prima della mezz'ora, chiamato a sostituire l'infortunato Franceschini (per lui contrattura al retto femorale della coscia sinistra). A quel punto, Ziegler si è tirato su le maniche, combattendo e dando sfogo alla sua prestanza atletica e all'intelligenza tattica. Dimostrando soprattutto una velocità di ambientamento sorprendente: «E' il mio lavoro – racconterà l'elvetico in sala stampa, in un italiano più che apprezzabile, considerato che solo mercoledì a Tripoli l'esterno si esprimeva in inglese o francese -, fare il calciatore presuppone capacità di adattamento abbastanza rapide. Sto cercando di mettermi in quest'ottica».
Esordio in Serie A, assist vincente a Quagliarella, vittoria della Samp a Parma dopo 27 anni. Che sia un segno del destino? «Sono tutte cose belle – sorride il biondo numero 3 blucerchiato -, sono felice per la vittoria della squadra, lo abbiamo meritato. A livello personale, ritengo positivo l'essere riuscito ad integrarmi subito nello spirito del match, entrando a freddo e disputando una buona prova. Spero di ritagliarmmi uno spazio importante in questa Samp».
Il rapporto con Walter Novellino: «Col mister parlo molto, tutti i giorni – racconta Reto – ed è una cosa nuova per me, in Inghilterra non funziona così. Novellino mi spiega gli aspetti tattici con estrema precisione, io per fortuna capisco l'italiano perché so abbastanza bene lo spagnolo, lingua della ragazza con cui sono fidanzato da circa un anno, e riesco a comprendere praticamente tutto».
Nel primo impatto con Genova e con la Sampdoria, Ziegler ha trovato un alleato fondamentale: Bruno Da Mota. «Bruno mi ha dato una bella mano – conferma Reto -, è svizzero come me e mi sta aiutando ancora nell'inserimento, siamo compagni in nazionale. Per fortuna che c'è lui…». A proposito di nazionale, l'elvetico è stato capitano dell'Under 21 nell'ultima gara disputata, una soddisfazione che arriva in un periodo d'oro: «Per me la nazionale è un'emozione unica, sono stato fiero di indossare la fascia, si tratta di un periodo veramente fantastico».
Sul ruolo da ricoprire nella Samp, Ziegler non ha grossi paletti: «Posso fare sia l'esterno alto che basso, non importa. Mi piace molto andare sul fondo, crossare e concludere magari a rete, però se anche dovessi stare più arretrato non ne risentirei. La mia priorità è far parte di questo gruppo, giocare per la Samp e poi il resto va benissimo».
L'ultima battuta è su Quagliarella, un compagno con cui Ziegler si è trovato immediatamente: «Mi piace giocare con Fabio, ha le mie stesse caratteristiche, gioca veloce, prende gli spazi. Ci siamo intesi subito, speriamo di continuare così». Lo sperano anche – molte, moltissime – altre persone.

Nella foto Pegaso, Reto Ziegler in azione nella vittoriosa trasferta di Parma.

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