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Marotta: «La tempra del mister, la tempra della Samp»

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Marotta: «La tempra del mister, la tempra della Samp»

Il Direttore rende omaggio a Novellino e ai suoi ragazzi: «Sono stati tutti bravi, e ho idea che rimanendo in 11 le cose avrebbero anche potuto andare diversamente…».

17_festasampBeppe Marotta non fa misteri: la Samp vista sabato sera col Palermo gli è piaciuta. «Voglio fare un plauso ai ragazzi – è il primo commento del Direttore -, hanno pareggiato una gara difficilissima, che si era messa pure male dopo il loro vantaggio. Complimenti a tutti». Un punto buono, tutto sommato, anche se è inevitabile guardare i due lasciati per strada: «Probabilmente se fossimo rimasti in undici contro undici sarebbe stato diverso, ma questo è il calcio… Accettiamo il verdetto del campo».
Il rosso a Falcone ha condizionato non poco l'andamento dell'incontro, il Doria ha proseguito la sua ottima performance, perdendo però un uomo fondamentale: «Ho rivisto in tv il momento del rosso a Giulio – dice l'amministratore delegato della Samp -, l'entrata era dura, d'accordo, ma non c'era volontà di far male, dunque la decisione di Morganti poteva essere un'altra…». Non quella della Samp, non quella del suo tecnico Walter Novellino: «Il comportamento della squadra rispecchia il carattere del suo tecnico, la sua tempra. Anche sotto di un uomo e di un gol non abbiamo concesso nulla, perciò complimenti all'allenatore ed ai ragazzi».
A proposito di ragazzi, Quagliarella che farà a giugno? «Vedremo che cosa decidere con l'Udinese, che detiene metà del suo cartellino. A fine campionato valuteremo. Si tratta sicuramente di un giocatore importantissimo per la Samp. Vedremo…».
Dopo il punto – seppur buonissimo – di sabato sera, come cambiano le ambizioni della Sampdoria? «Non cambiano – replica secco Marotta -, resta l'obbligo di credere fino in fondo ad un piazzamento importante, poi prenderemo ciò che verrà. Sappiamo benissimo infatti che sono gli episodi a determinare gran parte delle sorti di una partita…».

Nella foto Pegaso, arrivano gli abbracci di Maggio, Delvecchio e Bonazzoli per Quagliarella.

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