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Maggio e Delvecchio a segno, la Samp espugna Siena

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Maggio e Delvecchio a segno, la Samp espugna Siena

Bella e meritata vittoria blucerchiata a Siena, su un campo tradizionalmente ostico: decidono una girata di Maggio sul finire del primo tempo e un destro di Delvecchio poco prima del 90'.

29_festadelvecchioquagliarellaChi aveva predetto alla Samp un finale di stagione con la testa dritta verso la spiaggia, ha clamorosamente toppato. Il Doria vince a Siena (non lo faceva dalla gestione Bellotto, in B, quando i blucerchiati di allora espugnarono il Franchi con la bellezza di 4 reti), resta a -5 dalla Fiorentina e – soprattutto – dimostra di avere ancora voglia di vivere un mese alla ricerca di emozioni. Ciò che chiedono i tifosi, ciò che va fatto per dare un'impennata ed un'impronta definitiva ad un torneo troppo a corrente alternata per essere incasellato. Manca poco ormai, provarci dev'essere un obbligo.

Bazzani non ce la fa. E allora sotto col lavoro, senza parlare di obiettivi, di sogni, di speranze. La Sampdoria da qui al termine cercherà di fare il massimo possibile, forte di un calendario non proibitivo e forte di uno spirito di squadra cementato dalle mille difficoltà incontrate quest'anno. Non ultima, il forfeit di Bazzani durante il riscaldamento della sfida di Siena, a testimonianza di un sortilegio dai toni nefasti che ha colpito tutta la griglia offensiva di Novellino. Per il centravanti bolognese contrattura al polpaccio destro e tribuna obbligata. Zivanovic, già accomodatosi sugli spalti, scende in fretta e furia e scambia il posto col Bucaniere, entrando nei 18. Il modo peggiore insomma per cominciare una trasferta insidiosa, sul campo di un avversario bisognoso di punti per allontanarsi da una zona salvezza sempre più intricata.

Le mosse di Novellino. Attacco già abbastanza falcidiato – basta fare i nomi di Flachi e Bonazzoli… -, Novellino deve inventare: Delvecchio passa in appoggio a Quagliarella, promosso ad unica punta di ruolo. Zenoni entra nei titolari – con Bazzani disponibile, l'esterno non sarebbe stato schierato dal primo minuto -, piazzandosi sull'esterno destro basso. Anche in mezzo cambia qualcosa rispetto all'ultima gara, Volpi è squalificato: tocca a Parola sostituirlo nel 4-4-2 del tecnico irpino, a fianco di Palombo. A sinistra partono Pieri e Franceschini, in porta è confermato Castellazzi con Berti nemmeno convocato. Centrali Accardi e Falcone.

Maggio a segno. Partita viva nel primo quarto d'ora, è la Samp a cominciare forte, creando spesso la superiorità sulle fasce e risultando più incisiva. Il Siena fatica per 20', poi si rianima e con Chiesa costruisce due palle gol importanti, mal sfruttate da Corvia prima e da Vergassola poi. Verso la chiusura di parziale (39') è però il Doria a buttarla dentro, forse nel momento migliore dei toscani. Fantastica l'acrobazia di Maggio nell'area senese, l'ex viola si gira di scatto e in semirovesciata batte Manninger imparabilmente: 1-0 Samp. Immediata la reazione dei ragazzi di Beretta che segnano un minuto dopo. Chiesa si porta via tre difensori in mezzo all'area, un suo tocco libera Corvia che davanti a Castellazzi può solo siglare una rete annullata per netto fuorigioco. L'ex romanista è effettivamente ben al di là della linea della retroguardia avversaria. Ancora Siena negli scampoli finali, coi blucerchiati che ripartono in contropiede.

La Samp controlla. Un leitmotiv fedelmente riprodotto nel secondo tempo, quando la gara prende proprio questa piega. La Samp è tranquilla, gestisce, si difende bene e punge non appena ricomincia l'azione. Novellino inserisce Ziegler per Franceschini, il mister della Samp vuole più dinamismo sulla sinistra, vuole sfruttare la situazione venutasi a creare. Poco dopo però, arriva il cambio obbligato: fuori Falcone (affaticato), dentro Gigi Sala che si cala immediatamente nella battaglia. Anche Beretta mischia le carte inserendo Mario Frick, togliendo poi l'ex Enrico Chiesa, autore solo di alcuni dei guizzi che lo hanno reso famoso. Il milanese manda nella mischia anche Cozza, poco prima di subire il raddoppio doriano. Nel mezzo, il palo di Ziegler. Lo svizzero, favorito da un'ottima azione personale di Parola si presenta al limite dell'area e calcia sicuro di sinistro, per lui c'è solo il palo esterno.

Sfatato il tabù. Il Siena spinge, ma non c'è grande ordine nella manovra bianconera. Nonostante questo, Rinaudo si mangia l'1-1 in area blucerchiata e consegna di fatto il manico del coltello alla Sampdoria, brava a chiudere tutti i conti al 44' con Delvecchio (secondo gol in due partite, entrambi sigillo di altrettante vittorie). Il pubblico arrivato da Genova – e non solo, al Franchi anche rappresentanze di supporters romani e alessandrini – festeggia: il tabù Siena è sfatato (mai con Novellino la Samp aveva battuto i toscani in casa loro), non resta che vivere un mese di cuore e sudore.

Siena             0
Sampdoria   2
Reti:
39' p.t. Maggio; 44' s.t. Delvecchio.
Siena (4-4-2): Manninger; Negro, Rinaudo, Portanova, Molinaro; Alberto (13' s.t. Frick), Vergassola, Galloppa (35' s.t. Cozza), Antonini; Chiesa (19' s.t. Eremenko), Corvia. A disposizione: Jaakkola, Brevi, Bertotto, Gastaldello. Allenatore: Mario Beretta.
Sampdoria (4-4-1-1): L. Castellazzi; Zenoni (29' s.t. Olivera), Accardi, Falcone (19' s.t. Sala), Pieri; Maggio, Palombo, Parola, Franceschini (9' s.t. Ziegler); Delvecchio; Quagliarella. A disposizione: Zotti, Terlizzi, Zivanovic, Soddimo. Allenatore: Walter Novellino.
Arbitro: Brighi di Cesena.
Assistenti: Masotti di Bologna e Bernardoni di Modena.
Quarto uomo: Squillace di Catanzaro.
Note: ammoniti al 42' p.t. Corvia, al 15' s.t. Portanova, al 22' s.t. Zenoni, al 26' s.t. L. Castellazzi, al 31' s.t. Galloppa e al 38' s.t. Eremenko; spettatori 7.000 circa; recupero p.t. 1', s.t. 4'.

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Nella foto Pegaso, la gioia di Delvecchio e Quagliarella dopo la rete del definitivo 2-0.

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