Palombo: «Chiudere bene per tifosi, mister e società»
Il rammarico di Angelo Palombo: «Visti i risultati, soprattutto quello del Palermo, siamo amareggiati. Adesso conta solo vincere la prossima davanti al nostro pubblico».
Ha lo sguardo rivolto verso il basso Angelo Palombo, lo sguardo di uno che la sconfitta non l'ha digerita. Già, l'1-0 subito a Livorno ha dato fastidio al centrocampista blucerchiato, che non nasconde la sua delusione: «C'è grande rammarico – comincia il ragazzo di Ferentino -, abbiamo perso una partita sicuramente difficile, ma che potevamo gestire meglio. Peccato anche per il risultato che arriva da Ascoli, dove il Palermo ha perso a sorpresa. Vincendo, avremmo potuto affrontare il finale di stagione in un'altra maniera». Ma ciò non significa comunque mancanza di stimoli: «Assolutamente no – conferma Palombo -, vogliamo chiudere bene il campionato e ci proveremo già domenica contro il Catania, partita da vincere davanti al nostro stupendo pubblico che anche a Livorno ci ha dato una gran mano. Onorare il nostro impegno fino in fondo è un dovere che abbiamo verso di loro, verso il mister e verso la società, perciò le motivazioni non possono mancare».
Tornando al campo, gara divisa a metà. Primo tempo combattuto dove il Doria secondo Palombo ha offerto un po' troppo il fianco, nella ripresa qualche miglioramento: «Sicuramente non abbiamo giocato benissimo – premette Angelo -, ma nel secondo tempo si è visto qualcosina in più da parte nostra rispetto al primo. Abbiamo fatto tanti cross, purtroppo là davanti Quagliarella era isolato e più di quel che ha dato non era possibile chiedergli».
Il settimo posto Uefa scappa via definitivamente, ma il problema è che con la sconfitta di domenica – e il successo dell'Atalanta ad Udine – anche l'ottavo è a rischio: «Vediamo che succede – taglia corto Palombo -, noi daremo tutto come sempre: i conti li faremo alla fine».
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Nella foto Pegaso, Angelo Palombo in un contrasto con Stefano Fiore del Livorno.