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Nella festa di Novellino Zenoni firma il successo sul Catania

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Nella festa di Novellino Zenoni firma il successo sul Catania

Nella giornata in cui Walter Novellino saluta il pubblico di Marassi è Cristian Zenoni a firmare la vittoria sul Catania: destro da fuori, Pantanelli è battuto.

20_festamaggiozenonivolpiFinisce la stagione casalinga della Samp, finisce il primo grande ciclo dell'era Garrone: quello di Walter Novellino. Il tecnico di Montemarano lascia Marassi vincendo 1-0 contro il Catania, con negli occhi e nel cuore l'abbraccio di un pubblico che lo ha quasi spiazzato. Dall'ingresso in campo (anzi, già da prima) al triplice fischio di Stefanini la Sud è stata sua. Grandi cori, grandissimi applausi, entusiasmo alle stelle per dire grazie ad uno degli allenatori che hanno fatto la storia della Sampdoria. "Monzon" ha a stento trattenuto le lacrime, tuffandosi immediatamente nel clima partita prima e portando la squadra sotto la curva poi. Ma c'è da star sicuri che il secondo tecnico per presenze da quando la Samp esiste (meglio di lui ha fatto solo Boskov) ricorderà per sempre questa giornata.

Primo tempo scialbo. L'ultima in casa del Doria edizione 2006/2007 è una gara senza troppe emozioni, col Catania in teoria più motivato rispetto ai blucerchiati – gli uomini di Marino si giocavano e si giocano tutt'ora a maggior ragione la permanenza in A -, ma in pratica incapace di creare seri pericoli a Castellazzi. Soprattutto nel primo tempo, quando si vede più Sampdoria che Catania, fermo restando lo 0-0 di sostanziale noia.

Zenoni decide. Nella ripresa, canovaccio simile al parziale precedente, con la differenza che salta fuori il gol di Zenoni. A sorpresa. L'esterno ex Juve non segnava in campionato da ben 4 anni (24 maggio 2003, Juventus-Chievo) e ha deciso di tornare in rete con un tiro dalla distanza sicuramente non irresistibile, ma basta e avanza per sorprendere Pantanelli (20'). Samp in vantaggio, sarà il gol partita. Da qui il match, che fino a questo punto era stato sornione, diventa improvvisamente acceso, con gli etnei alla disperata ricerca del punto, fondamentale in chiave salvezza. Ci pensa Castellazzi a sfoderare due paratone su Mascara, salvando i tre punti e la festa di fine stagione: un motivo in più per sorridere ce l'ha Pietro Arnulfo, che approfitta dell'ovazione che saluta capitan Volpi e si gode il suo esordio in Serie A.

Il saluto di Bazzani. Nel giorno degli addii, tocca anche a Bazzani. Era in tribuna il Bucaniere, impossibilitato per via di un infortunio a vivere sul campo l'ultima partita a Marassi con la maglia della Sampdoria. Bazzani lascerà infatti Genova tra poche settimane, chiudendo dunque un'avventura che lo ha portato fino alla Nazionale. Ad inizio ripresa, la Sud lo ha cercato con un coro. Fabio si è alzato, salutando, e facendo cenno con la mano di aspettare la fine della partita per i saluti. Al triplice fischio infatti c'era anche lui in abiti borghesi sotto la curva che ha tanto amato e che gli resterà nel cuore.

Sud, entusiasmo da oscar. Particolarmente viva, rumorosa e passionale la Sud nell'ultima stagionale contro il Catania. I tifosi blucerchiati hanno fatto un baccano infernale per tutta la durata dell'incontro, rendendo da brividi l'atto conclusivo del campionato. Fantastica anche l'accoglienza riservata ai giovani della Primavera, al grido "Campioni, Campioni".

Passerella d'onore. Già, perché nell'intervallo della sfida di domenica contro il Catania il palcoscenico del Ferraris è stato tutto per i ragazzi di Alberto Bollini. Accompagnati dal presidente Riccardo Garrone, i primavera blucerchiati hanno fatto il giro del campo, raccogliendo una marea di applausi da tutto lo stadio. Il modo migliore insomma per ringraziare una squadra capace di piazzarsi seconda nel campionato di competenza, avendo perso la finale all'ultimo minuto su un calcio di rigore dubbio. Ancora una volta grazie allora ai Bollini boys, ma grazie soprattutto alla Sud, autentica anima della Sampdoria.

Sampdoria   1
Catania         0
Rete:
20' s.t. Zenoni.
Sampdoria (4-1-4-1): L. Castellazzi; Zenoni, Accardi, Falcone, Pieri; Volpi (44' s.t. Volpi); Maggio, Palombo, Delvecchio (11' s.t. Ziegler), Franceschini (28' s.t. Sala); Quagliarella. A disposizione: Zotti, Olivera, Zivanovic, Calzolaio. Allenatore: Walter Novellino.
Catania (4-3-3): Pantanelli; Sardo (16' s.t. Silvestri), Cesar, Stovini, Vargas; Baiocco, Edusei, Caserta; Izco (24' s.t. Corona), Spinesi (38' s.t. Rossini), Mascara. A disposizione: Spadavecchia, Minelli, Biso, Lucenti. Allenatore: Pasquale Marino.
Arbitro: Stefanini di Prato.
Assistenti: Lanciani di Avezzano e G. De Santis di Avezzano.
Quarto uomo: Lops di Torino.
Note: espulso al 45' s.t. Silvestri; ammoniti al 31' p.t. Volpi, al 40' p.t. Falcone, al 47' p.t. Caserta, al 6' s.t. Edusei e al 18' s.t. Cesar; spettatori 17.000 circa; recupero p.t. 3', s.t. 3'.

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Nella foto Pegaso, Cristian Zenoni travolto dall'affetto di Christian Maggio e Sergio Volpi.

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