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La Samp cade a Firenze ma chiude al nono posto

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La Samp cade a Firenze ma chiude al nono posto

Si chiude con una sconfitta pesante (5-1 a Firenze) ma ininfluente il campionato della Samp: alla fine la classifica dice nona posizione.

27_montolivoquagliarellaStagione finita per la Samp (e per l'intera Serie A), con l'ultima di Firenze che fa sembrare l'epilogo blucerchiato più amaro di quel che poi, effettivamente, è. Certo, congedarsi dal campionato con un 5-1 al passivo non può far piacere, così come non è divertente far da spaventapasseri nella festa viola. Ma è chiaro che il Doria arrivava a questa sfida con le poche motivazioni rimaste, ben lontano dalla grande carica di una squadra – naturalmente quella di Prandelli – pronta a raccogliere l'abbraccio del suo pubblico, al termine di una cavalcata esaltante.

Così in campo. Priva di molti elementi fondamentali, cui vanno aggiunti gli indisponibili ormai storici di questo torneo (Bonazzoli e Flachi su tutti), la Samp si presentava al Franchi con l'obiettivo ottavo posto, ultima chimera di una stagione irta di difficoltà. Senza Falcone, Volpi, Parola e Bazzani – solo per citare gli ultimi infortuni -, Novellino si affida ad un undici quasi sperimentale, con la conferma (forzata) di Quagliarella nel ruolo a lui non congeniale di unica punta. A centrocampo, la più folta schiera di doriani: Palombo, Delvecchio, Ziegler, Franceschini e Maggio. In difesa spazio alla coppia centrale Sala-Accardi, con Pieri a sinistra – il toscano non finirà la partita, ennesimo "rotto" stagionale – e Zenoni a destra. Tra i pali il sempre ottimo Castellazzi, autore anche domenica di almeno due parate importanti.

Subito sotto. Dal fischio d'inizio del signor Lops di Torino – giunto con qualche minuto di ritardo rispetto alle ore 15, per la contemporaneità con le altre gare – si capisce che la Fiorentina ha voglia di vincere l'ultima in casa. Dopo 5' è già 1-0, rete dello scatenato Mutu, imprendibile per tutto il corso della prima frazione. I viola attaccano con forza, convinzione, approfittando dell'evidente difficoltà della Samp, orfana dei propri riferimenti cardine. Montolivo e Liverani fanno praticamente ciò che vogliono, con Mutu ispiratissimo e Pazzini sempre lì a dar fastidio. Il raddoppio toscano giunge al 36', opera di Montolivo, perfettamente imbeccato da Liverani con un gran tocco d'esterno.

L'illusione. Per il Doria sembra notte, ma Quagliarella ha ancora voglia di provarci, di crederci. E soprattutto di rimpinguare il suo bottino in A. Così il napoletano scambia con il neoentrato Soddimo (al posto dell'infortunato Pieri): gran colpo di tacco del Primavera che libera "Quaglia", l'attaccante incrocia imparabilmente e batte Frey. 2-1 Samp inatteso. Si va al riposo con questo risultato e con l'Atalanta che perde a Livorno. Per sperare nell'ottavo posto basta un punto.

Ripresa subito amara. Il problema è che la Fiorentina non ci sta e rimette immediatamente le cose a posto. Segna infatti Pazzini dopo nemmeno tre minuti: il 3-1 chiude di fatto la pratica, gonfiata poi dalla doppietta di Reginaldo, il cui ingresso avviene al 14' (fuori Mutu). Pregevole soprattutto la seconda marcatura dell'ex del Treviso, che chiude il campionato dei viola e dei blucerchiati.

Nono posto, nonostante tutto. Il Doria taglia dunque il traguardo in nona posizione, piazzamento onorevole, addirittura ottimo viste le grandi difficoltà attraversate dalla squadra durante la stagione. I molteplici infortuni che hanno colpito a turno un po' tutti, in modo particolare (e grave) Bonazzoli, proprio quando l'ariete mantovano si stava riprendendo. Il calvario infinito di Bazzani, i guai e le ricadute di capitan Volpi, per non parlare delle squalifiche di Flachi, leader indiscusso della Samp. Insomma, tanti, troppi problemi. Eppure Novellino ce l'ha fatta anche stavolta: obiettivo centrato, così come la società aveva chiesto ad inizio stagione. Stare nelle prime dieci. Il resto lo si vedrà l'anno prossimo, con un dato importante da tenere a mente. Domenica sui 7 convocati in panchina, ben 6 appartenevano alla Primavera blucerchiata vice campione d'Italia: Fiorillo, Ciancio, Koman, Soddimo, Romeo e Cucciniello. Chissà che questa non sia, un giorno, parte della formazione della Samp.

Fiorentina    5
Sampdoria   1
Reti:
5' p.t. Mutu, 36' p.t. Montolivo, 40' p.t. Quagliarella; 4' s.t. Pazzini, 28' s.t. e 46' s.t. Reginaldo.
Fiorentina (4-4-2): Frey; Ujfalusi, Dainelli, Gamberini, Pasqual; Jorgensen (22' s.t. Gobbi), Montolivo, Liverani, Blasi; Mutu (14' s.t. Reginaldo), Pazzini (38' s.t. Santana). A disposizione: Lupatelli, Kroldrup, Pazienza, Kuzmanovic. Allenatore: Cesare Prandelli.
Sampdoria (4-1-4-1): L. Castellazzi; Zenoni, Accardi, Sala, Pieri (34' p.t. Soddimo); Palombo; Maggio, Delvecchio (15' s.t. Romeo), Franceschini, Ziegler (9' s.t. Koman); Quagliarella. A disposizione: Fiorillo, Ciancio, Zivanovic, Cucciniello. Allenatore: Walter Novellino.
Arbitro: Lops di Torino.
Assistenti: Franzi di Verbania e Di Fiore di Aosta.
Quarto uomo: Iannone di Napoli.
Note: ammoniti al 7' p.t. Franceschini, al 17' p.t. Sala e al 41' s.t. Accardi; spettatori 30.000 circa; recupero p.t. 3', s.t. 2'.

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Nella foto Pegaso, Fabio Quagliarella semina Riccardo Montolivo.

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