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Novellino: «In blucerchiato lascio un pezzo del mio cuore»

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Novellino: «In blucerchiato lascio un pezzo del mio cuore»

Il tecnico della Samp si mette alle spalle anche l'ultima panchina blucerchiata: «Quando è giunto il momento di salutare mi sono commosso, a Genova ho trovato amici veri».

31_novellinoE' il giorno del grande addio per Walter Novellino. Il tecnico irpino dirige per l'ultima volta la squadra dal campo, prima di salutare Genova per altri lidi, ancora ignoti. Tutto ciò accade a pochi giorni dal compleanno del tecnico irpino – il 4 giugno – data in cui, cinque anni, fa Beppe Marotta lo presentò alla stampa come nuovo allenatore della Sampdoria. Data entro la quale «deciderò cosa fare la prossima stagione».
C'è il destino dunque nelle parole di Monzon, attorniato dai cronisti di fronte alla sala stampa del Bacigalupo di Savona, al termine dell'amichevole che i blucerchiati hanno pareggiato 1-1 contro gli striscioni, a margine della festa per il centenario del club biancoblù. Entusiasmo alle stelle sugli spalti per Novellino, nonostante non si fosse a Genova, nonostante non si fosse a Marassi. L'amore dimostrato al mister dal popolo doriano è dunque più forte della nostalgia, del sapere di dovergli dire addio, o quanto meno arrivederci. «Sono davvero emozionato per come i tifosi mi stanno trattando in questo momento – attacca Walter -, sono fantastici, la loro vicinanza ed il loro affetto sono il massimo per me».
Ma dopo così tanto tempo, è arrivato il momento di salutarsi. Questione di motivazioni, o forse è solo colpa della grande forbice che taglia le cose che passano e che, inevitabilmente, non sono più le stesse. Chissà. Il fatto è che Novellino andrà via, dicono al Torino. Lui dice questo: «Sono cresciuto in granata, dove ho debuttato in A e ribadisco di sentirmi un ragazzo del Filadelfia, come ho dichiarato negli scorsi giorni. Certo che da qui a dire che ho stretto accordi col presidente Cairo ne passa. Vedremo».
Intanto Marotta in tribuna racconta che c'è la fila, oggi giorno, per prendere Novellino: «L'interessamento di tante società mi fa piacere, significa che ho lavorato bene nel passato e che ha lavorato bene anche la Sampdoria. Qui ho trascorso anni favolosi e alla cena di ieri con tutto lo staff mi sono quasi commosso quando ho preso la parola per salutare. Ho ringraziato il presidente di cuore, così come Marotta, Asmini, così come tutti i ragazzi. Non si rimane cinque anni in un posto se non se ne condividono le idee e le persone: io ho trovato tanti amici, che restano parte della mia vita. Non importa dove allenerò in futuro».
Qualcuno ha detto che Novellino lascia a Genova un pezzo di cuore. «Hanno detto giusto – conferma Monzon -, qui lascio veramente qualcosa di importante, ma non è un addio, assolutamente. A Genova ho anche casa, perciò…». Un pezzo di cuore Novellino lo conserva anche per un certo Francesco Flachi: «Francesco, l'ho sempre detto, è speciale per me. In questo momento nessuno lo sta abbandonando, né io, né la società, né i compagni. Gli siamo stati vicino e bisogna continuare così, poi personalmente spero che la squalifica gli venga ridotta così potrà tornare in campo al più presto».
In proiezione futura, che effetto farà incontrare da avversario la Samp? «Spero solo che succeda l'ultima giornata, quando non ci si gioca più nulla…».

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Nella foto Pegaso, il saluto commosso di Walter Novellino al pubblico che lo acclama.

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