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Marotta: «Per Quagliarella abbiamo fatto il massimo»

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Marotta: «Per Quagliarella abbiamo fatto il massimo»

Il Direttore fa il punto della situazione sulla vicenda legata all'attaccante: «La Samp ha offerto una cifra che mai aveva stanziato fino a oggi, ma se Fabio dovesse partire reinvestiremmo l'incasso in elementi di grande prospettiva».

21_marottaSul destino di Fabio Quagliarella questa mattina si è scatenato l'interesse di tutti i media e quotidiani nazionali. E proprio da indiscrezioni giornalistiche, sembra che il futuro di Fabio possa dover essere lontano da Genova. Ma per l'ufficialità della cosa bisognerà necessariamente aspettare la giornata di domani: solo venerdì, infatti, alle ore 16, presso il palazzo della Lega Calcio di via Rosellini a Milano, verrà effettuata l'apertura delle buste per la risoluzione delle comproprietà ancora in essere.
La Sampdoria comunque la sua parte l'ha fatta fino in fondo, arrivando a presentare in busta un'offerta decisamente importante, al limite delle proprie disponibilità e possibilità. E questo è il concetto espresso anche nelle parole dell'amministratore delegato della società blucerchiata, Giuseppe Marotta: «Ieri abbiamo fatto realmente di tutto per provare a trattenere ancora con noi il giocatore. Dapprima presentando direttamente all'Udinese un'importante offerta per l'intera proprietà del cartellino di Quagliarella, quindi abbiamo profuso lo sforzo massimo inserendo in busta una cifra pari a 6.5 milioni di euro. Un investimento elevatissimo per la Sampdoria, una somma che mai in questi anni di gestione dell'attuale proprietà era stata stanziata». Un passo realmente importante che forse però non basterà per confermare Fabio in blucerchiato: «Questo sarebbe un enorme dispiacere, soprattutto partendo dal presupposto che per noi l'operazione Quagliarella sarebbe stata certamente non speculativa, ma legata ad una questione puramente tecnica, senza dimenticare l'aspetto umano. Con Quagliarella, infatti, in questo anno di vita comune si è  anche instaurato un bellissimo rapporto capace di andare anche oltre le vicende del campo».
Di certo in quest'ottica la sua esplosione, con quei due gol in Nazionale contro la Lituania, non ha agevolato il lavoro della dirigenza sampdoriana: «Questo è evidente, ma al contempo è altresì vero che la scorsa estate Fabio giunse a Genova in mezzo allo scetticismo generale. Un anno dopo ci troviamo a parlare di un potenziale campione che si è comunque affermato, valorizzato e messo in mostra con i nostri colori».
Per l'appunto… il valore. «E' chiaro che alla perdita del patrimonio tecnico del calciatore corrisponderebbe comunque un importantissimo introito di tipo economico per la società. Una cifra elevata che verrebbe immediatamente reinvestita in elementi di grande prospettiva».

Nella foto Pegaso, l'amministratore delegato della Samp Giuseppe Marotta.

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