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Campagnaro: «Samp, è bellissimo essere qui con te»

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Campagnaro: «Samp, è bellissimo essere qui con te»

Il nuovo difensore della Samp nella sua prima intervista da blucerchiato: «Perché la Samp? Perché mi ha fatto una splendida impressione da subito, perché mi ha accolto alla grande. Sono felice di essere qui».

05_campagnaroallenamentoL'accento argentino è forte, ma Hugo Armando Campagnaro parla italiano con naturalezza: i cinque anni di Piacenza gli hanno lasciato anche quello. E' a Bogliasco, alla scoperta del suo nuovo mondo. Perché lui al raduno dell'Astor, ieri pomeriggio, non c'era, mancava il tempo per farsi trovare pronto, e questo è il suo primo, vero giorno di Doria. E' felice, non lo nasconde mica. In Emilia ha conosciuto il calcio italiano, in Emilia si è costruito le basi per una carriera che può ancora essere importante, ma la Samp è qualcosa di più. E' un'occasione, insieme un traguardo raggiunto e un punto di partenza. Anche se arriva quasi a sorpresa per tutti… Non per lui, che dubbi non ne ha mai avuti: «Ho scelto io, e sono contento così».

Benvenuto, Hugo. Anche se i tifosi non ti aspettavano, forse…
«E' vero, non è un segreto, per me c'era anche un interessamento del Genoa. Ma ho dovuto decidere io e ho deciso Samp senza esitazioni: la società mi ha fatto un'ottima impressione e mi ha accolto molto bene fin da subito. Sono felice di essere qua, veramente molto felice».

Quattro anni al Deportivo Moron e cinque a Piacenza, adesso il salto di qualità con Genova e il Doria.
«Ho lasciato casa mia a 16 anni e per giocare sono andato 600 chilometri lontano, a Buenos Aires. Quando mi hanno chiamato in Italia mi sembrava già incredibile, figurati adesso: è anche meglio, è bellissimo».

Cosa ti resta dei tuoi campionati a Piacenza?
«Penso all'ultimo, era il terzo anno di un progetto insieme a Iachini e abbiamo sfiorato i play-off. Ce li meritavamo, peccato sia andata così».

Difensore centrale e qualche gol che non guasta mai.
«Con Agostinelli, era il mio primo anno in Italia, facevamo la linea a 3 e io giocavo esterno, coprivo tutta la fascia. Poi è subentrato Cagni e mi ha spostato in mezzo alla difesa, reinventandomi centrale: e lì sono rimasto… So che il mister, qui alla Samp, vorrebbe giocare ancora a 3: penso di potermi adattare senza problemi, ricordo che al Deportivo Moron facevamo la stessa cosa e io ero il centrale di destra, ma potevo anche stare in mezzo».

Tutte armi in più per guadagnarsi il posto…
«Io farò del mio meglio per aiutare la squadra, spero sia abbastanza per ritagliarmi un po' di spazio… Quel che è certo è che dobbiamo subito dare il massimo, perché c'è l'Intertoto e vogliamo l'Europa».

Nella foto Pegaso, Hugo Armando Campagnaro al lavoro nel suo primo giorno di Samp.

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