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Caracciolo: «Ho trovato un grande gruppo»

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Caracciolo: «Ho trovato un grande gruppo»

Pochi giorni di Samp e c'è già di che sorridere: «Fatichiamo tutti insieme per trovare il giusto affiatamento, nel calcio il gruppo è una cosa fondamentale».

09_caraccioloL'Airone è da poco atterrato a Genova e non ha nemmeno avuto il tempo di respirare l'aria di un mare diverso da quello di Palermo, che il mare gli è subito scappato. Già, perché Moena offre al massimo il profumo fresco e delicato del torrente Avisio, sulle sponde del quale sorge il centro tecnico Cesare Benatti, sede del ritiro blucerchiato. Non precisamente Boccadasse, ma ci sarà tempo anche per quello… Carattere introverso, risposta pronta, secca ed esauriente, il centravanti milanese incontra i giornalisti al termine della seduta mattutina di oggi, raccontando le prime impressioni sulla nuova avventura alla Samp.
«Stiamo faticando – comincia Caracciolo nella sala stampa dell'impianto moenese -, ma questo è un gran gruppo dove mi sono trovato bene dal primo giorno e la fatica passa in secondo piano. Penso sia giusto e bello lavorare insieme, sudare sul campo per costruire l'affiatamento: ci sono molti nuovi, me compreso, ed occorre tempo». Di tempo in realtà, ce n'è e non ce n'è. Si parte presto, ma si gioca anche presto e la partita che arriverà tra meno di 15 giorni sarà già decisiva. «L'Intertoto è una competizione stimolante ed importante – racconta Caracciolo, che questa coppa l'aveva già giocata con la maglia del Brescia -, permette di aprire le porte della Uefa, un traguardo prestigioso per noi, per la società e per i tifosi. Ci teniamo parecchio».
A proposito di tifosi, in molti hanno seguito la squadra anche in Trentino. «Non è una sorpresa per me, sapevo che qui avrei trovato sostenitori caldi ed appassionati, la loro presenza sugli spalti dà entusiasmo a noi calciatori». Entusiasmo fondamentale per affrontare 20 lunghissimi giorni lontano da casa: «Sicuramente il ritmo delle giornate in questi casi non è molto originale – sorride l'Airone -, facciamo sempre le stesse cose e siamo lontani dalle nostre famiglie, però è necessario ed è anche bello: si ha la possibilità di conoscere i compagni, di creare il gruppo, che poi è il fattore numero uno nel calcio».
Per ambientarsi appieno, l'ex numero 10 del Palermo dovrà lavorare molto con i compagni d'attacco, quasi tutti nuovi: «Saremo in molti davanti quest'anno, meglio per la Samp. Personalmente, voglio allenarmi al massimo per rendere al massimo, non mi pongo obiettivi particolari e non ho aspettative precise».
Sorriso, viso disteso, sereno. Andrea Caracciolo è carico, si sta allenando bene, sta assimilando a poco a poco i dettami di Mazzarri «anche se è ancora presto, il mister ha appena cominciato», sta conoscendo i compagni («tutti forti, soprattutto i giovani che ho trovato interessanti e promettenti»). E sabato si gioca la prima amichevole stagionale, il tradizionale match coi Monti Pallidi: «Un'occasione importante, sarà la prima in cui giocheremo una partita vera, contro un avversario vero. Fino ad oggi, abbiamo soltanto disputato partitelle in famiglia e a campo ridotto. Non è sicuramente la stessa cosa…». Per chi non l'avesse capito, l'Airone è già sulla rampa di lancio.

Nella foto Pegaso, Andrea Caracciolo al tiro nella partitella di Moena.

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