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Castellazzi: «Un unico obiettivo, tornare in Uefa»

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Castellazzi: «Un unico obiettivo, tornare in Uefa»

Il portiere della Samp e il gusto dell'Europa: «Noi l'abbiamo persa a Lens, all'ultimo secondo. E' l'ora di provare a tornarci, giocare le coppe ha un fascino incredibile».

20_castellazziE' inutile: gira e rigira, se parli d'Europa, la testa torna sempre a Lens. Luca Castellazzi c'era, al Bollaert. E quel gol che chiuse – sin qui – l'avventura oltre confine della Samp non è mica andato ancora giù del tutto: «Un peccato, un vero peccato». Scuote la testa, il portiere. Ma sa che davanti arriva l'occasione buona per cancellare e ripartire: «Stadi nuovi, partite ricche di fascino… Girare l'Europa per un professionista è un sogno: noi abbiamo l'opportunità di tornare in Uefa, non dobbiamo farcela scappare».
Quella notte, in Francia, la Samp aveva conosciuto l'inizio di un periodo nero. Castellazzi se lo ricorda bene: «Forse ci siamo giocati la qualificazione in casa, con quei due pareggi, ma tutto quel che è venuto dopo non è nato lì: non dimenticatevi gennaio, tra sfortune varie e infortuni gravi…».
Oggi è tutta un'altra storia. Alla vigilia della sfida con il Cherno More (lontano da casa loro: «Ma non credo che questo possa essere un vantaggio per noi», smorza il numero 1 blucerchiato), la Samp è carica: magari non in palla con le gambe, ma di sicuro decisa a dare tutto quel che due settimane d'allenamenti le consentiranno: «Ricordandoci che comunque si gioca sui 180' – precisa Luca -, mica siamo costretti a chiuderla ad ogni costo già in Bulgaria. Di certo vogliamo disputare una buona gara, garantirci un ritorno più tranquillo, ma non sarà semplice: ci troveremo di fronte una squadra decisamente più avanti nella preparazione, tutto starà nel non mollare quando incontreremo, e succederà, qualche momento di difficoltà. Abbiamo visto le cassette delle loro gare con il Makedonija, e onestamente non c'è mai stata partita: questa è una squadra attrezzata, organizzata, e se noi siamo superiori dobbiamo dimostrarlo in campo».
Parla chiaro, Castellazzi. E, se toccherà a lui, «non potrei che essere felice e provare a ripagare la fiducia del mister con una buona prestazione». Magari come quella volta col Brescia, al Parco dei Principi: Intertoto, ancora una volta. Luca alza lo sguardo: «Me la ricordo eccome, quella partita. Probabilmente una delle migliori della mia carriera, col solo rammarico che non ci bastò pareggiare due volte per entrare in Uefa… Speriamo di rifarci ora, con la Samp». Con la nuova Samp, impostata da Mazzarri sulla difesa a 3. Vista da dietro, cosa cambia? «Cambia che al portiere viene chiesto di rimanere un po' più alto, una sorta di libero aggiunto per prestare la massima attenzione alle palle filtranti. Comunque, siamo pronti».

Nella foto Pegaso, il numero 1 della Samp Luca Castellazzi, terza stagione in blucerchiato.

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