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Mazzarri: «A Spalato ci aspetta una gara durissima»

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Mazzarri: «A Spalato ci aspetta una gara durissima»

Il tecnico della Samp non nasconde le insidie del Poljud: «Clima caldo e avversario di valore, è vero. Ma noi non temiamo nessuno: se ci applichiamo abbiamo belle carte da giocare».

14_mazzarriLa partenza per Spalato è fissata per domani mattina (charter dal Cristoforo Colombo, nel pomeriggio rifinitura al Poljud) e la Samp l'aspetta, fiduciosa, lavorando. Oggi pomeriggio, infatti, il tecnico blucerchiato Walter Mazzarri ha svolto la seduta precedente la partenza per la Croazia, portando i suoi ragazzi sul campo superiore del Mugnaini di Bogliasco. Nel clan sampdoriano c'è attesa, anche brivido, per il primo dei due match con l'Hajduk, avversaria del Doria nella tenzone valida per il passaggio al secondo preliminare di Uefa: è l'anticamera della fase a gironi, dove aspettano Empoli e Fiorentina. Non c'è però timore, mai. «E' un termine che non mi piace – parte secco Mazzarri -, perché innesca un meccanismo di poca fiducia nei propri mezzi, nelle proprie capacità, e credo fermamente che ciò non sia adatto ai miei giocatori. Il rispetto però sì, quello c'è in tutto e per tutto. Perché l'Hajduk è una squadra forte e in più potrà godere dell'aiuto di un ambiente caldo, fattori che nel calcio rivestono sempre un'importanza non da poco». Fattori importanti, insomma, quanto credere nelle proprie possibilità. «Già – prosegue il tecnico livornese – e io sono fiducioso. Se facciamo le cose bene tutti insieme in fase passiva ed attiva, penso che potremo giocarci le nostre carte già dalla gara d'andata. Resta l'oggettiva difficoltà della gara, innegabile».

Nessuna preoccupazione. Per ora, almeno stando alle prime uscite, sembra aver funzionato più la Samp passiva che quella attiva. Mazzarri non ne fa un cruccio: «Non sono preoccupato – puntualizza il mister blucerchiato -, per me conta l'impianto di gioco, l'assimilazione delle idee. E ci sono stati entrambi: se voi guardate la partita di Newcastle, la più attendibile fino ad oggi, notate che siamo andati 4-5 volte davanti al portiere con manovre preordinate. Significa che il modo di esprimerci è quello giusto, poi non mi interessa molto in questo momento se uno sbaglia sotto porta. Per far bene l'ultimo tocco ci vogliono brillantezza e lucidità, ovvio non averle ora al massimo livello. Ho sentito dire anche che gli attaccanti non segnano. Beh, a noi non interessa granchè chi fa gol: l'importante è farne uno più degli altri e su questo siamo tutti d'accordo».

Clima torrido. Tornando per un attimo alla sfida di Spalato, si giocherà in un clima ostile, occorreranno tappi nelle orecchie e occhi solo sul campo: i tifosi croati hanno già fatto registrare il tutto esaurito. Quanto può pesare, in quest'ottica, l'assenza di un leader come Angelo Palombo? «Palombo è uno di quelli che danno il la al temperamento della squadra – spiega Mazzarri -, è naturale che perderemo qualcosa. Tuttavia, ci sarà un grande stimolo per chi lo sostituirà: il giocatore che andrà in campo al posto di Angelo non deluderà le attese».

Montella e Cassano. Capitolo Montella, come sta? «Direi benino, deve un po' smaltire questi ultimi due anni non facili per lui, però sta facendo tutto col gruppo e vedo dei progressi continui. Non so se giocherà giovedì, vedremo, anche perché sicuramente non ha ancora i 90' nelle gambe. Comunque, ovviamente, ho già una mezza idea e la consoliderò nelle prossime ore, man mano che ci avvicineremo alla partita». L'argomento Montella, inevitabilmente, apre lo spiraglio all'affare Cassano. Il talento di Barivecchia non è ancora ufficialmente un giocatore della Sampdoria, ma è comunque impossibile per Mazzarri aggirare la curiosità dei cronisti. Tanto vale prenderla di petto: «Intanto metto il se davanti – attacca il trainer doriano -, perché finché non ci sono le firme non è mai possibile far programmi certi. Ieri sera però il ragazzo mi ha chiamato ed è una cosa di cui sono molto, molto contento. Si tratta di un atto di umiltà importante, che testimonia un primo grande passo verso il recupero di questo giocatore dalle qualità indiscutibili».

La telefonata. Ma cosa si sono detti, di preciso, Cassano e Mazzarri? «Non molto, non c'era granchè tempo per fare discorsi lunghi e poi a me il telefono non piace, preferisco dire le cose a quattr'occhi. Lui mi ha anticipato cose davvero belle ed importanti, io gli ho spiegato a grandi linee quali sono le regole del nostro gruppo e gli ho detto ciò che ho detto anche a Montella quando è arrivato alla Samp: al giorno d'oggi un campione deve essere alla pari degli altri atleticamente, solo così può dimostrare il suo reale valore». Secondo Mazzarri, queste le note più liete della chiacchierata con Cassano: «Sono felice innanzitutto, come ho già sottolineato, che mi abbia telefonato, segno che Cassano vuol metterci del suo in quest'avventura fin da subito. Credo che abbia capito che è meglio parlare il meno possibile e dar voce al campo, attraverso le prestazioni. Di certo non gli mancano i colpi, le giocate. Non deve pensare a nulla, tranne che a lavorare, il passato non esiste». Per Cassano e per Mazzarri, che non si fa condizionare dalle voci che vogliono l'ex romanista una testa calda. «Per quanto mi riguarda, il rapporto col giocatore, se inizierà, comincerà da zero il giorno che la società me lo porterà qui a Bogliasco. Solitamente, negli ambienti di lavoro, quando si prende un nuovo elemento si chiede a chi lo aveva prima com'è. Io questo non l'ho mai fatto e non lo farò tantomeno ora, non intendo farmi condizionare da cose che potrei aver sentito o che potrebbero volermi dire. Il mio rapporto con lui partirà dal momento in cui ci conosceremo. Se la Samp prenderà Cassano, gli farò lo stesso discorso che ho fatto agli altri: qui ci sono delle regole, rispettale e io ti rispetto. Punto e basta. Ciò che il ragazzo ha fatto prima, non mi interessa». Per il tecnico di San Vincenzo, infine, non sarebbe un problema inserire il fantasista del Real Madrid negli schemi della squadra. «Se Cassano sta bene fisicamente, penso sia il cruccio minore: può fare la seconda punta sinistra o destra nel modulo attuale, oppure la seconda punta nel 3-5-1-1, dovessimo adottarlo. Addirittura, potrei anche schierarlo centravanti, dovesse presentarsi la necessità. Ma la posizione conta poco, ad uno come lui potrei anche dare maggior libertà, vista la grande tecnica di cui dispone. Ripeto: sono fondamentali la condizione atletica ed i movimenti».

Il video. Clicca qui per guardare il video della conferenza stampa di Walter Mazzarri.

Nella foto Pegaso, il tecnico della Samp Walter Mazzarri: per lui prima stagione in blucerchiato.

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