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Marotta: «Vogliamo regalare emozioni ai nostri tifosi»

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Marotta: «Vogliamo regalare emozioni ai nostri tifosi»

Il Direttore felice per l'obiettivo-Uefa: «Qualificazione meritata, da dedicare ai nostri splendidi sostenitori. Questo gruppo ha le qualità per regalare loro le emozioni che sognano».

30_palombomarottaHa sofferto con tutto Marassi Beppe Marotta, in quegli otto minuti conclusivi. Poi, il Direttore – camicia fuori dai pantaloni per il gran caldo e la forte partecipazione alla gara – è sceso in campo a complimentarsi coi suoi giocatori. Particolarmente significativo il siparietto con Angelo Palombo, che l'ad blucerchiato ha voluto abbracciare nel cerchio di centrocampo, poco dopo il triplice fischio di Kralovec. La squadra è in riga sotto la Sud, Marotta invece imbocca la via degli spogliatoi, si infila la giacca e si presenta di fronte ai giornalisti. «La sofferenza? Beh, considerato il gol subito nel finale e le possibili ripercussioni psicologiche che poteva generare, direi che è stata normale. Comunque, nell'arco dei 180 minuti, la squadra ha legittimato pienamente la qualificazione al turno successivo, non andando mai realmente in affanno».
In affanno, invece, rischiava di andarci la Polizia. Prima del match infatti, alcuni sostenitori croati hanno inscenato spettacoli purtroppo ben noti anche qui in Italia. «Si fa molta attenzione alle gare tra club italiani – prosegue il Direttore -, mentre spesso non si considerano quelle contro le straniere. In ogni caso, bisogna fare i complimenti alle forze dell'ordine: hanno svolto un lavoro davvero importante per evitare guai peggiori».
Domenica arriva la Lazio. Si parla di partita da prender con le molle, dentro e fuori dal campo. «Non penso che succederà nulla di grave all'esterno dello stadio – tranquillizza gli animi l'ad sampdoriano -, ormai mi sembra che i tifosi italiani abbiano capito la lezione. Sono certo che ci sarà rispetto da entrambe le fazioni». Gara a rischio o no, è imperativo intanto godersi l'entusiasmo incredibile della Sud e di tutto il tifo blucerchiato. Da anni non si respirava un clima simile. «Il calcio è fatto di emozioni – conclude Marotta -, noi vogliamo regalare emozioni ai nostri fantastici sostenitori e cerchiamo di farlo con la massima umiltà, senza proclami, puntando su un allenatore giovane e dalle forti motivazioni come Mazzarri e su un gruppo dove ci sono qualità e valori umani».

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Nella foto Pegaso, l'abbraccio tra Angelo Palombo e Beppe Marotta al triplice fischio.

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