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Campagnaro: «A Napoli ci aspetta una gara durissima»

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Campagnaro: «A Napoli ci aspetta una gara durissima»

Il difensore col vizio del gol («Mi piace inserirmi…») prepara la tripla sfida con Napoli, Aalborg e Genoa: «Ma noi usciamo fuori nei momenti importanti, ben vengano avversari del genere».

12_campagnaroSi ricomincia con la trasferta di Napoli, che apre un ciclo infuocato per la Samp. In 21 giorni, i blucerchiati di Mazzarri saranno impegnati in 7 gare ufficiali, a cominciare da quella del San Paolo in programma domenica pomeriggio. Poi, in rapida successione, un trittico da paura: Aalborg, Genoa ed Inter, solo per citare le prime tre. A conti fatti, il Doria scenderà in campo una volta ogni tre giorni e non al cospetto di dilettanti… «Ma è meglio così – sorride Hugo Armando Campagnaro, iniziando la chiacchierata odierna coi giornalisti  -, anche perché il nostro score con le squadre di serie inferiore non è che sia proprio esaltante. Guardate le amichevoli estive…». Il difensore ex Piacenza prosegue: «Il nostro gruppo, fino ad oggi, è uscito sempre fuori quando ce n'era bisogno, sfoderando prestazioni di livello su campi e al cospetto di avversari di rango. La recente sosta, inoltre, ci ha dato la possibilità di recuperare e di staccare un po' la spina dopo un inizio di stagione frenetico. Quindi, ben vengano gli impegni importanti».
Nella tana degli azzurri partenopei, Campagnaro ci è già finito l'anno scorso. «Ma era un altro Napoli – precisa subito -, aveva giocatori nettamente superiori rispetto alla categoria». Oggi, il team di Edy Reja si presenta come Giano Bifronte. Esordio amaro in casa (0-2 imposto dal Cagliari) e gran botto ad Udine (5-0) alla seconda di campionato. «Speriamo di incontrare il primo Napoli… Sarà dura però, perché hanno l'entusiasmo alle stelle dopo il 5-0 di Udine e poi davanti sono temibili. Dovremo esser bravi a limitarli e ripartire». Di fronte, domenica al San Paolo, Campagnaro si troverà un altro argentino: "El Loco" Ezequiel Lavezzi. «Non lo conosco di persona, l'ho soltanto visto giocare in televisione. Di lui so che ha fatto benissimo in Argentina quando giocava nel San Lorenzo, dove è stato eletto miglior giocatore dell'anno. Ora gioca in Italia e qualcosa vorrà ben dire…».
Loco Lavezzi, loco un po' anche Campagnaro, che quando sbuffa sugli attaccanti non va tanto per il sottile. «Io loco? Lo impone il ruolo, in difesa bisogna essere cattivi e determinati agonisticamente. Ma fuori dal campo sono tutt'altra persona». Ragazzo a modo, educato, quasi timido quando nel raggio di qualche metro non c'è un pallone, Hugo Armando sul prato verde si trasforma. Grinta da vendere, fisico esplosivo e quel vizietto… «Da quando sono arrivato in Italia – spiega Campagnaro – ho segnato molto più che in patria. In Argentina avevo fatto qualche gol solo nell'ultimo campionato, a Piacenza invece ne ho segnati dieci più uno in Coppa Italia. Diciamo che mi piacciono le palle alte in area e gli inserimenti». Un vizietto ripreso anche in Europa – l'1-0, pesantissimo, di Spalato -, dove l'argentino era al debutto assoluto. «E' stato davvero fantastico saltare dalla Serie B alla Coppa Uefa, ringrazio tutto lo staff che mi ha aiutato e mi sta aiutando molto nell'inserimento. E' fondamentale avere persone che ti seguono nella maniera adeguata agli impegni da affrontare, ciò aiuta parecchio anche la crescita personale di un calciatore». Un calciatore che veniva da cinque stagioni di B: «E la Serie A, garantisco, è tutt'altra cosa. Si gioca a ritmi molto più elevati, la concentrazione non può che essere massima per tutta la partita. Ma mi sto abituando bene».
Una cosa a cui, invece, non ci si può abituare mai abbastanza è il derby. Sfida da sempre diversa da tutte le altre, in tutte le città, a Genova e quest'anno in particolar modo. «L'atmosfera del derby l'ho respirata fin dal primo giorno in cui sono arrivato alla Sampdoria. La gente ti dice: "Mi raccomando nel derby!", due o tre mesi prima… Incredibile. Ora che si avvicina la data, cresce anche l'attesa, ma abbiamo altri due impegni importantissimi a cui pensare e allora prima vengono quelli». Per Campagnaro, in realtà, Sampdoria-Genoa si era già giocata quest'estate: «E alla fine ho scelto la Samp. Quindi, penso solo a lei».

Nella foto Pegaso, un argentino per la difesa della Samp: Hugo Armando Campagnaro.

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