Montella: «Vittoria importante per morale e classifica»
Raggiante Vincenzo Montella dopo Samp-Parma: «Sono soddisfatto della mia prestazione, ma questa partita contava tantissimo per tutta la squadra».
E' tutto un programma il volto di Vincenzo Montella. Stanco sì, ma anche orgoglioso e felice per aver tirato fuori una delle prestazioni che lo hanno reso famoso in Italia e nel mondo. Contro il Parma, infatti, l'Aereoplanino ha fatto tutto: gol, assist, numeri di livello assoluto, addirittura un cartellino giallo quando la partita – dopo il raddoppio doriano – si faceva calda.
Determinazione. Ma più della sua miglior prestazione stagionale, Montella racconta prima quella della squadra, da buon leader. «Ci tenevamo più di ogni cosa – esordisce Top Gun -, venivamo dalla sconfitta di Torino e dall'eliminazione in Coppa Uefa e la voglia di riscatto era altissima. In più abbiamo finalmente potuto disporre di due settimane di lavoro, il che non ci lasciava nemmeno gli alibi…». In campo, tutta questa determinazione si è vista: «Direi che la vittoria contro il Parma è stata cercata e strameritata, penso che la gente si sia anche divertita: la Samp ha giocato un buon calcio». E non era facile, soprattutto sotto il profilo psicologico. Perché la sfida contro i ducali di Di Carlo nascondeva diverse insidie. «E' vero – conferma Montella -, si trattava di un match delicato. Se non avessimo vinto, allora la classifica avrebbe iniziato ad essere preoccupante e in quei casi possono anche nascere problemi. Fortunatamente, siamo stati bravi a centrare i tre punti, acchiappando anche qualche avversaria in graduatoria».
Il migliore. Tutti dicono che il migliore in campo di giornata è stato Vincenzo Montella. Merito del maggior tempo avuto a disposizione durante la sosta per allenarsi? «Alla mia età bisogna prepararsi in un certo modo – sorride Vincenzo -, il lavoro deve essere concentrato sulla forza e sulla resistenza. Sono molto contento di come ho affrontato questi quindici giorni e sono contento anche della prestazione personale di domenica». Che è durata tutti e novanta i minuti più recupero, quasi una notizia viste le tante sostituzioni subite in questo avvio di campionato: «Già, stavolta ho giocato tutto il match. Ma non mi piace far polemica sugli episodi dei miei avvicendamenti. Io sono fatto così: spesso esterno ciò che penso, ma col mister parliamo molto e non ci sono mai stati contrasti. Lui è libero di fare le scelte che ritiene più opportune, come è giusto che sia».
Io e i compagni. Dopo il gol di domenica, il secondo in questa Serie A, Montella si pone degli obiettivi? «No, come non me ne sono mai posti in carriera. Spero di segnare il maggior numero di reti possibile, ma quello del gol non è uno dei miei principali assilli…». Lo è invece per Andrea Caracciolo: l'Airone vive un momento di difficoltà. «Può capitare, ma deve restare tranquillo. Speriamo di aiutarlo a sbloccarsi». E Cassano? «C'è rimasto male per non aver potuto giocare, come ci siamo rimasti male anche noi. Antonio si sta preparando alla grande ormai da due mesi ed è un atleta a tutti gli effetti, nel peso giusto e con la testa giusta. Nel calcio a volte bisogna aver pazienza».
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Nella foto Pegaso, Vincenzo Montella duella a centrocampo con Stefano Morrone.