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Volpi: «Chiediamo scusa a tutti i nostri tifosi»

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Volpi: «Chiediamo scusa a tutti i nostri tifosi»

Il capitano è l'unico della squadra a parlare: «E lo faccio principalmente per scusarmi con il nostro pubblico, che ha tutte le ragioni per chiedere di più. Questi tifosi se lo meritano».

31_seedorfvolpiQuando conta, è il capitano che ci deve mettere la faccia. E Sergio Volpi è un grande capitano. «Sono qui per chiedere scusa a tutti i nostri tifosi per la partita di mercoledì sera». Senza mezze parole, dritto al centro del bersaglio. D'altra parte, un 5-0 non è pesante, di più.

Nessuna risposta. Ci si prova a chiedere che cosa sia successo nel secondo tempo, per prenderne cinque tutti in una botta. Nemmeno Volpi ha una risposta: «Non saprei, non lo sappiamo nemmeno noi – prova il capitano -, di certo non ci si può arrendere così, non si può giocare come se si stesse affrontando l'amichevole del giovedì». Già, e i tifosi sembrano non averla presa benissimo. La Sud ha cantato "Meritiamo di più", a fine partita. «I nostri tifosi ci sono sempre stati vicino – entra deciso Volpi – e possono dire quel che vogliono, ne hanno il diritto. Ripeto: sono qui soprattutto per chiedere loro scusa».

Ripresa devastante. Si passa alla gara. Ecco l'analisi del regista blucerchiato: «Siamo partiti bene, nel primo tempo eravamo cattivi e determinati, aggredivamo gli spazi, non lasciavamo giocare il Milan e ripartivamo bene. Nella ripresa invece, subito il primo e poi il secondo gol, ci siamo totalmente disuniti, non mettendo in campo nessuna reazione». La Samp non perdeva 5-0 in casa dagli anni sessanta, una brutta botta per l'ambiente. «Ma ora dobbiamo ripartire con ancora più motivazioni – è la ricetta di Volpi -, bisogna mettersi in testa che c'è da lottare su ogni pallone, sempre. Questa sconfitta ci ha fatto un po' tornare coi piedi per terra».

Questione di testa. Alcuni hanno individuato nel modulo adottato da Mazzarri una delle cause principali dei risultati altalenanti della Samp: «Per me – continua il capitano – non è una questione di modulo, ma di testa. Se stiamo bene psicologicamente e giochiamo uniti come abbiamo fatto in alcune occasioni quest'anno, allora penso che potremo fare un buon campionato, ma se scendiamo in campo molli, allora non si va da nessuna parte».

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Nella foto Pegaso, capitan Sergio Volpi alle prese con Clarence Seedorf.

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