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Quagliarella lascia a bocca asciutta una grande Samp

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Quagliarella lascia a bocca asciutta una grande Samp

Una doppietta dell'ex blucerchiato rovina la prima rimonta stagionale della Samp, con Cassano a ispirare le reti di Bellucci e Maggio: sconfitta per 3-2, allora, ma a testa alta.

09_volpiquagliarellaSi torna a casa senza punti, responso impietoso per una Samp che stavolta la trasferta l'ha preparata, affrontata e gestita nella maniera giusta. Unico appunto da muovere ai blucerchiati, l'atteggiamento forse un po' troppo rinunciatario nella fase centrale della ripresa, quando l'Udinese è cresciuta e serviva ripartire per dar fastidio. Per il resto, Samp promossa. Perché contro gli uomini di Marino, a casa loro, non è facile per nessuno, perché si è perso per uno di quei gol che l'anno scorso facevano fregare le mani. Un gol su cui poco si poteva fare. Un gol che ne ricorda parecchi per i quali si è urlato il campionato scorso.

Passato e futuro. Bando agli indugi, il nome del giustiziere blucerchiato nel pomeriggio del Friuli è chiaro e tondo: Fabio Quagliarella. Doppietta ammazza-Samp, chi l'avrebbe detto solo qualche mese fa? Il bomber napoletano non esulta in nessuno dei due casi, ma i gol son buoni uguale… E allora diventa meno bello pensare alle due reti segnate (ottavo centro per Bellucci, su rigore, secondo per Maggio che eguaglia il record personale in A), anche se è impossibile non esaltarsi quando si ripercorre con la memoria la partita di Antonio Cassano. Il match del Friuli ha dimostrato una volta di più che, se sta bene, Peter Pan è incontenibile. E da due partite a questa parte, Cassano sta veramente trascinando la squadra. Sua la reazione d'orgoglio dopo l'1-0 di Di Natale, suo il numero in area che ha costretto Zapotocny al fallo da rigore, riportando in sella la Samp. Sempre sue le magie che per poco non gli valgono il punto personale in un caso – gran deviazione di Handanovic – e che propiziano in modo decisivo il 2-1 di Maggio nell'altro. Fantastico il tunnel a Mesto nei sedici metri avversari, con tocco facile facile per Maggio, fantastica soprattutto la sicurezza con cui Antonio gioca e fa giocare i compagni. Da perfezionare, ma potenzialmente esplosiva, l'intesa con Bellucci, altro aspetto da catalogare col segno più dopo Udinese-Sampdoria.

La svolta. Val la pena spender due parole sull'uscita dal campo del barese. Un minuto dopo l'ingresso di Bonazzoli per Cassano (affaticato, il fantasista di Barivecchia sta ancora recuperando la miglior condizione) l'Udinese ha pareggiato. Un caso? Forse, di certo ai ragazzi di Mazzarri è venuto a mancare un punto di riferimento importante, un elemento che davvero, ora, sembra aver voglia di diventare un leader. E Cassano leader, con la qualità che ha, potrebbe combinare qualcosa di veramente magico… Magico anche l'ottavo centro stagionale di Claudio Bellucci, sempre più solo nella classifica marcatori dei blucerchiati.

A testa alta. Purtroppo è sul risultato che, di nuovo, si cade. Di nuovo naturalmente per quanto riguarda le trasferte, sebbene quella di oggi sia una sconfitta accettabile, onorevole. Si è rimasti alla pari dell'Udinese per tutto l'arco dell'incontro, passando anche in vantaggio dopo aver subito gol, cosa mai accaduta quest'anno. Primo passo verso una maturazione necessaria, specialmente lontano da Marassi. Mazzarri voleva continuità, l'ha avuta senza il minimo dubbio sul piano della prestazione, l'elemento che nel calcio – almeno in sede di lavoro sul campo – conta più del risultato. Ora, la Fiorentina. Poi, l'Olimpico sponda giallorossa prima della sosta. Far punti non sarà facile ma, con questo piglio, la Samp può andare ovunque a testa alta.

Udinese        3
Sampdoria   2
Reti:
23' p.t. Di Natale, 31' p.t. Bellucci (rig.), 40' s.t. Maggio; 25' s.t. e 42' s.t. Quagliarella.
Udinese (4-3-3): Handanovic; Zapotocny (1' s.t. Siqueira), Felipe, Zapata; Mesto, Boudianski, Inler, Lukovic; Quagliarella (45' s.t. Pepe), Asamoah (17' s.t. Floro Flores), Di Natale. A disposizione: Chimenti, Coda, Eremenko, Sivok. Allenatore: Pasquale Marino.
Sampdoria (3-4-2-1): Castellazzi; Campagnaro, Sala, Gastaldello; Maggio, Volpi, Palombo, Pieri (41' s.t. Accardi); Sammarco (31' s.t. Franceschini), Bellucci; Cassano (21' s.t. Bonazzoli). A disposizione: Mirante, Zenoni, Lucchini, Kalu. Allenatore: Walter Mazzarri.
Arbitro: Damato di Barletta.
Assistenti: P. Costa di Palermo e Italiani di L'Aquila.
Quarto uomo: Gava di Conegliano Veneto.
Note: allontanato al 46' s.t. Mazzarri; ammoniti al 34' p.t. Gastaldello, al 38' p.t. Cassano, al 17' s.t. Sammarco, al 27' s.t. Palombo e al 29' s.t. Siqueira; spettatori 15.000 circa; recupero p.t. 3', s.t. 4'.

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Nella foto Pegaso, duello tra ex compagni di blucerchiato: Sergio Volpi contro Fabio Quagliarella.

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