Campagnaro: «Resto coi piedi ben piantati a terra»
Il difensore ex Piacenza è ormai uno degli idoli della Sud: «Fa piacere, ma io non mi esalto e penso solo a dare il massimo. Il derby? Vogliamo vincere».
Gli «Hugo! Hugo!» della Sud sono ormai la colonna sonora originale delle prestazioni di Campagnaro, innalzatosi ad idolo dei tifosi blucerchiati a suon di numeri e numeri e numeri. E, soprattutto, di concretezza. E' uno di quei giocatori che ti piacciono per forza, Campagnaro. Solido, col muso duro, veloce, tecnico, esplosivo. Senza paura di buttarla lunga e inseguirla, senza timore di rischiarsi un tunnel in contropiede. E ha pure la faccia simpatica. «Sono sempre felice quando sento i cori per me – racconta il difensore argentino dopo Samp-Napoli -, mi caricano tantissimo. Fortunatamente riesco ugualmente a mantenere la concentrazione nelle marcature e quando posso, mi spingo in avanti».
Cavalcate. Caratteristica, questa, che contraddistingue nettamente Campagnaro. Famoso ormai per le sue cavalcate. «Sì, andare sulla fascia è bello – ammette Hugo -, ma poi chi lo sente il mister? Si arrabbia molto se ne faccio una di troppo, allora cerco di non esagerare…». Anche contro il Napoli, le discese del numero 16 non si sono contate. Quasi tutte a buon fine, tra l'altro, condite da un tunnel nella ripresa. «Sono contento, soprattutto per la vittoria di oggi. Non era facile battere battere il Napoli, nel primo tempo infatti siamo andati in difficoltà. Meglio invece nella ripresa, quando siamo rientrati in campo determinati e abbiamo vinto la partita».
Altalena. Si torna a parlare, come sempre, dell'altalena casa-fuori. Un must di questa stagione. «Bisogna trovare una soluzione, questo è fuori di dubbio. Partiamo dalla buona base casalinga, dove ad esempio subiamo poche reti. Da lì bisogna costruire anche il rendimento esterno». A proposito di trasferte, domenica c'è il derby. «E' la partita più importante dell'anno, dobbiamo arrivarci concentrati per fare il meglio possibile. All'andata era stata una brutta partita, spero che questa sia migliore, ma spero soprattutto che vinca la Sampdoria».
Piedi per terra. Dopo questi primi mesi in blucerchiato, molti hanno notato Hugo Campagnaro. Si parla di grandi squadre, anche di nazionale. «Ma io resto coi piedi ben piantati per terra. L'anno scorso giocavo in B, nel Piacenza, e dicevano che interessavo a squadre di Serie A. Io ho sempre e solo pensato al bene della mia squadra, esattamente come faccio adesso. La nazionale? Ci sono tanti difensori fortissimi, credo di doverne ancora percorrere di strada».
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Nella foto Pegaso, Hugo Campagnaro ringhia su Marcelo Zalayeta.