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Mazzarri: «Niente proclami, parla solo il campo»

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Mazzarri: «Niente proclami, parla solo il campo»

Il tecnico della Samp in conferenza con il rivale Gian Piero Gasperini: «Il derby è una partita sentita. Io penso solo a preparare al meglio la mia squadra sperando alla fine di segnare un gol in più degli altri…».

15_gasperinimazzarriOre 11 del mattino, pancia del Luigi Ferraris, Genova. Walter Mazzarri e Gian Piero Gasperini, fianco a fianco, con alle spalle i vessilli delle truppe che domenica pomeriggio i due capitani di ventura dovranno guidare per una battaglia che è una partita di calcio, per una partita di calcio che è una battaglia. Ma una guerra, no. E i generali rossoblucerchiati lo dicono chiaro e tondo già alle 11 del mattino del venerdì pre-derby che in fondo loro fanno gli allenatori e che al bancone lungo della sala stampa di Marassi ci sono andati per chiarirlo a voce e testa alte. Ci metteranno tutto, anche di più. Ma senza oltrepassare l'area tecnica della sportività, che è una parola spesso fine a sé stessa, che altrettanto spesso val la pena dirla perché va detta, che sembra un precotto da Nas. Che, almeno questa mattina, è stata onorata in un atto di distensione. Importante perché voluto e sentito. Domande singole e risposte doppie. La formula è questa. E questa è l'apertura. Gasperini: «Penso che sia un incontro molto positivo, sono presenti gli allenatori di due squadre che in questo momento rappresentano oltre 40 mila abbonati e due tifoserie che sono esempi di sportività nel calcio italiano. Dopo tanti avvenimenti negativi, il derby di Genova può dare un importante contributo alla sportività, nonostante gli sfottò tra le due fazioni, che ci sono e ci devono essere». Mazzarri: «Questo è un segnale, siamo qui a dimostrare coi fatti che qualunque cosa accada il derby è una partita di calcio e basta, che ognuno farà il meglio possibile, ma che non siamo nemici. Noi allenatori possiamo fare solo questo e siamo orgogliosi di farlo».

Via alle domande. Quindi domenica non litigherete?
Gasperini: «Litighiamo oggi, così domenica penseremo solo alla partita…».
Mazzarri: «Meglio non litigare, dai. Penseremo a far bene e punto».

Sembra una presentazione di un incontro di pugilato, la gente si aspetta qualche battuta sulla rivalità.
Gasperini: «Ma non dobbiamo mica giocare noi due, in campo ci andranno le squadre».
Mazzarri: «Sì, effettivamente tutto questo somiglia un po' ad un clima pre-incontro di box. Ma penso faccia parte del gioco».

Preamboli finiti. Si passa alla tattica. Si vedrà qualcosa di diverso a livello di moduli?
Gasperini: «Credo che queste partite si giochino più sul piano emotivo che su quello tattico, lo spettacolo più importante lo fa il contorno. Speriamo che sia una bella partita, ma non mi stupirei se non lo fosse. Il dispiacere è per le coreografie, che non ci saranno. Condivido il pensiero di Mazzarri, è un peccato».
Mazzarri: «Intanto io non sono d'accordo su ciò che si è detto sul derby d'andata: non è stato bruttino, è stato un derby punto e basta. Ci sta di non vedere un incontro spumeggiante. L'unico rammarico è non poter godere delle coreografie, è un peccato tagliare le cose belle di questo sport».

Si dice che sia un derby diverso da tanti altri perché la classifica profuma d'Europa.
Gasperini: «La posizione che occupiamo noi in questo momento era forse insperata ad inizio campionato, mentre la Samp lotta da diversi anni a buoni livelli. E' bello star così vicini, però non perdiamo di vista il nostro obiettivo reale. Certamente fa piacere disputare una partita così sentita con questa classifica».
Mazzarri: «Come dico sempre, contano tutte le partite e tutte vanno preparate allo stesso modo. La classifica non la guardiamo mai, tanto meno oggi».

Un dato oggettivo è però l'ipotesi di risultato. Vincendo o perdendo, si avrebbe comunque un contraccolpo.
Gasperini: «Sì, ma non è l'unica partita del campionato. Chiaro che vincere darebbe maggiore carica per il futuro, ma esistono anche gli altri impegni».
Mazzarri: «In caso di risultato positivo sarebbe certamente un'iniezione di fiducia importante, se invece accadesse il contrario, qualcosa si pagherebbe. I miei giocatori comunque conoscono la situazione e sono preparati ad ogni evenienza. D'altra parte, il campionato continua anche dopo il derby».

Bellucci e Garrone hanno detto che la Samp è più forte. Che ne pensate?
Gasperini: «Sono certo che domenica vincerà il peggiore, così il migliore avrà la consolazione di esserlo».
Mazzarri: «A me non piace tanto parlare prima delle partite, preferisco agire. Lavoreremo bene e vedremo domenica. Punto».

La sfida Cassano-Borriello è un interessante aspetto della gara.
Gasperini: «Sono due personaggi importanti, ma la partita sarà Genoa-Sampdoria, non Borriello-Cassano. Certo questi giocatori attirano su di loro diverse fantasie, ma non dimentichiamo che spesso gli incontri importanti li decidono quelli da cui ci si aspetta meno».
Mazzarri: «Penso che si affrontino due squadre, non due singoli. E poi i singoli fanno bene se sono supportati dal gruppo».

La diatriba tra i due uomini simbolo di Genoa e Sampdoria vale anche per gli Europei.
Gasperini: «Sarebbe una soddisfazione per noi due vederli insieme in Nazionale, vorrebbe dire che abbiamo lavorato bene e che ci hanno fatto fare molti punti nel girone di ritorno».
Mazzarri: «La penso così anch'io, per me possono anche giocare insieme come caratteristiche».

Vecchia e annosa domanda da derby. Un obiettivo stagionale è finire davanti all'altra squadra?
Gasperini: «Siamo qui per rendere tutti consci di questo: non ci sono obiettivi fissi, la rivalità esiste, ma è anche bello che i genoani e i sampdoriani si incontrino e scherzino come è sempre stato qui a Genova. Certo che si tratterebbe di una gande soddisfazione, ma siamo già felici di poter alimentare la competizione dopo tanti anni in cui la Samp aveva il palcoscenico libero».
Mazzarri: «Da quando alleno ho sempre cercato le sfide, anche stavolta è così. La rivalità che c'è qui a Genova è un'ulteriore motivazione per me e per la squadra, ma ci sarebbe stata ugualmente una grande voglia di far bene. Credo quindi che l'obiettivo sia migliorarci sempre, nient'altro».

Lumi sulle condizioni dei due registi. Giocheranno Milanetto e Volpi? Gasperini e Mazzarri ci scherzano su.
Gasperini: «Milanetto gioca…».
Mazzarri: «La formazione me la fa Aiazzone (il team manager blucerchiato ndr), ve lo dico quando me la consegna».

Quali i punti di forza dell'avversario?
Gasperini: «La Samp è cresciuta moltissimo rispetto all'inizio, è una squadra con una identità precisa, al di là dei giocatori. Il suo ottimo campionato è stato un po' mascherato dal nostro, perché siamo vicini e penso che la cosa dia un po' fastidio all'ambiente sampdoriano. E' chiaro che quello di Mazzarri è un gruppo destinato a crescere, perciò dovremo fare ancora più attenzione».
Mazzarri: «Incontreremo una squadra che sta facendo molto bene e che prosegue il discorso dell'anno passato, si vede l'impronta di Gasperini e i punti sono lì a testimoniarlo. Dovremo sicuramente prestare grande attenzione».

Capitolo tifosi. La Samp, a calendario, è in trasferta. Attese per lo spettacolo sulle gradinate?
Gasperini: «Mi sbilancio: sugli spalti vinceremo noi».
Mazzarri: «Nell'esodo più sostanzioso di quest'anno, quello di Torino con la Juve, abbiamo fatto risultato. Domenica i nostri tifosi saranno 11.000, per me è come essere in casa. Sono sicuro che si faranno sentire alla pari degli altri».

Qualcuno, come sempre, si interroga sul fattore-torta. Elemento temutissimo nei derby. C'è il rischio di giocare per il pareggio?
Gasperini: «Non fa parte né della mia, né della filosofia di Mazzarri. In nessun modo giocheremo per il punto. Ricordate l'andata? Si disse che ci accontentavamo, invece all'ultimo minuto la Samp ebbe una grande occasione. Nemmeno in quella partita si scese in campo per non prenderle. E' logico però che questi eventi generino un po' di tensione, gli stessi tifosi dicono che vogliono vincere ma non vogliono perdere… Le squadre queste cose le sentono».
Mazzarri: «Con me sfondate una porta aperta, spesso e volentieri ho perso delle partite perché volevo vincerle. L'ultima a Roma con la Lazio. Non giocare per me non esiste».

Meglio vincere il derby e star dietro alla fine, o meglio perderlo e star davanti?
Gasperini: «Intanto pensiamo a vincerlo, poi vediamo…».
Mazzarri: «Bisogna entrare in campo per vincere tutte le partite, i conti si fanno alla fine».

Arbitrerà Rizzoli di Bologna, al primo derby della Lanterna nella sua carriera.
Gasperini: «E' un arbitro importante, poi tutti possono sbagliare, per primi noi e i giocatori. Speriamo solo che non influisca sul risultato».
Mazzarri: «Sono in linea col pensiero di Gasperini, l'arbitro per me deve applicare il regolamento e soprattutto, se commette un errore, non farne altri per rimediare. Rizzoli è bravo, speriamo che sia in forma come spero siano in forma i miei ragazzi».

Ultima. Quest'iniziativa che impressioni lascia?
Gasperini: «Ottime, serve a far capire alla gente che nonostante la grande attesa per eventi simili, si pensa solo a vincere la partita, senza altre implicazioni. Non siamo nemici, lo abbiamo detto e ripetuto».
Mazzarri: «E' stato costruttivo ed interessante, poi è normale che le parole che contano davvero vanno lasciate al campo».

Nella foto Pegaso, la conferenza stampa di Gian Piero Gasperini e Walter Mazzarri.

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