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Mazzarri: «Rivoglio la Samp che ha fermato l’Inter»

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Mazzarri: «Rivoglio la Samp che ha fermato l’Inter»

Il tecnico del Doria guarda alla sfida col Torino: «Una partita terribile, contro una squadra di grandissimo valore. Bergamo? La squadra non mi è piaciuta: voglio rivedere le prestazioni degli ultimi tempi».

29_mazzarriVuol girar pagina, Walter Mazzarri. Dopo un mercoledì nero, molto diverso da come se l'era immaginato, il tecnico della Samp che sale in conferenza stampa a Bogliasco ha solo voglia di guardare avanti, di pensare a come non farsi fregare dal Torino del grande ex – Novellino, chiaro. Sfida difficile, sentita (più dall'ambiente, a dirla tutta: «Del resto io negli anni passati non ero mica qui…»). Sfida da vincere: «La speranza è quella, di vedere la mia squadra esprimersi sui livelli che ha saputo toccare col Palermo o anche domenica scorsa contro l'Inter».

Bisogna lavorare sul morale, dopo l'1-4 di Bergamo?
«Io credo che ogni brutta sconfitta vada valutata considerando il momento in cui arriva. Quella di mercoledì, ad esempio, è molto diversa da quella sciagurata serata con il Milan… Abbiamo sbagliato partita, certo, ma resto tranquillo. Contro l'Atalanta ho fatto delle scelte perlopiù dettate dalla situazione contingente, mettendo in campo la squadra che pensavo mi desse le maggiori garanzie di affidabilità: Maggio in quel ruolo può far bene, Ziegler mi era piaciuto contro la Roma, Volpi ha sempre giocato… Niente turn-over, quello per me non esiste. Solo giocatori più freschi di quelli che avevano speso energie fisiche e nervose nel derby e con l'Inter, sperando di sorprendere un'Atalanta che gira a mille».

La risposta, però, non è stata quella che aveva in mente.
«E di questo mi deve render conto la squadra, che nel suo insieme non ha reso come mi aspettavo. L'Atalanta ci ha surclassato in intensità, nella voglia di andare a far male: pensate al primo gol, con Doni che recupera palla e poi va a segnare. Non abbiamo avuto lo spirito giusto, e io lo voglio rivedere subito. Già domenica».

Le pesa sentir dire che la Samp ha perso perché mancava Cassano?
«Che Cassano sia un giocatore importante, che ha carisma e che sa dar morale ai compagni si sa, è vero. Ma mi sembra che in casa della Juventus lui non ci fosse, e lo stesso si è portato a casa il pareggio con una buona prestazione… A Bergamo mancava lui e mancava anche Bellucci, che è un altro gran giocatore del quale si parla troppo poco: ma in vantaggio ci siamo andati lo stesso, partendo forte proprio come avevo chiesto alla squadra. Credete che con Cassano e Bellucci si sarebbero evitati quei quattro gol? A Bergamo ci è mancata la lucidità, che giocoforza quando spendi parecchio per fermare l'Inter non puoi sperare di recuperare in due giorni appena».

E tempo per riprendersi, ancora una volta, ce n'è poco.
«Appunto: siamo in emergenza, in forte emergenza. Soprattutto in difesa: Campagnaro col senno di poi andava risparmiato, e oggi lo avrei a disposizione. Si fanno partite bellissime e si perde gente in continuazione, purtroppo».

Il Torino, allora.
«Che è pure in forma, come spesso ci capita… Avremo di fronte una squadra con grandi valori, che ha investito tanto sul mercato sia in estate sia a gennaio e ultimamente ha trovato anche i risultati: sarà una partita terribile, per noi. Ma ripeto, quel che conta è solo che la mia Samp provi a esprimersi sui livelli che è stata in grado di raggiungere: nient'altro».

Nella foto Pegaso, l'allenatore della Samp Walter Mazzarri.

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