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La Samp in visita al Gaslini: un sorriso per i bambini

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La Samp in visita al Gaslini: un sorriso per i bambini

Pomeriggio all'Istituto Gaslini per la Sampdoria, che ha onorato la tradizione andando a trovare i piccoli pazienti dell'ospedale genovese.

13_aiazzoneIl senso di questo pomeriggio è tutto in una frase di Paolo Sammarco, semplice e sincera: «Essere qui a noi non costa nulla, ma forse può donare un sorriso ai bambini. E allora siamo qui volentieri». Istituto Gaslini, cinque e mezza circa: con la Pasqua che si avvicina, la Samp tiene fede alla tradizione e si trasferisce in massa da Bogliasco all'aula magna dell'ospedale per salutare i piccoli ospiti e regalare loro uova e qualche minuto di serenità.

Uova e sorrisi. Sono in tanti, i bambini. Si assiepano tra i banchi di legno dell'aula e aspettano, quasi tutti con un foglio e una penna bisognosi di autografi. Alzando gli occhi al cielo, decine di maglie da calcio originali: da quella romanista di De Rossi alla 77 di Zenoni, sono state tutte raccolte con l'aiuto di Max Tonetto ai tempi della sua militanza blucerchiata; andranno all'asta, per beneficenza. Quando poi entrano i giocatori, presentati a uno a uno da Riccardo Ascioti, la sala esplode. Applausi per tutti, entusiasmo alle stelle: Emiliano Bonazzoli, Angelo Palombo e Christian Maggio salgono sul palco a salutare i bimbi, poi tocca anche al team manager Giorgio Aiazzone. Ed è proprio lui, Aiazzone, il protagonista assoluto: suo, infatti, il pugno che rompe l'enorme uovo di Pasqua blucerchiato. Poi spazio alle foto e agli abbracci, con i giocatori che salgono tra i banchi a donare ai bimbi le tradizionali uova di cioccolato. Un pomeriggio di festa.

Nella foto Pegaso, il team manager Aiazzone rompe l'uovo di Pasqua blucerchiato.

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