U.C. Sampdoria Sampdoria logo

Montella: «Alla Samp mi legano tante splendide emozioni»

News

Montella: «Alla Samp mi legano tante splendide emozioni»

Il numero 9 della Samp professore d'eccezione per i bambini di "Impariamo allo stadio", alla seconda tappa dell'edizione 2008: «Studiate ragazzi, nella vita è importantissimo».

14_festamontellaUna mattinata diversa, per Vincenzo Montella, nel pieno del cammino di recupero dall'ennesimo crac alle ginocchia: tribuna di Marassi, con una folla di bambini ad ascoltarlo. E' la seconda tappa dell'edizione 2008 di "Impariamo allo stadio", l'iniziativa fortemente voluta da Samp e Assessorato allo Sport del Comune per promuovere un'idea sana e corretta del calcio tra i tifosi di domani.

Foto e autografi. Ascoltano rapiti, i ragazzi. Hanno davanti uno degli attaccanti più forti di sempre, non aspettano altro che farsi autografare una foto: braccia aperte, l'aeroplanino che sorride. «E' nata proprio qui quell'esultanza, in questo stadio – racconta Vincenzo -. E' nata per caso, ma ci sono rimasto affezionato». Gli chiedono come procede il rientro, ovviamente. Lui non si nasconde: «Ci è voluto e ci vuole più del previsto, purtroppo. D'altronde sono uno dei giocatori più operati del campionato… Però faccio le cose con calma, bisogna farle bene e tornare solo quando sarò a posto: nel calcio di oggi la condizione fisica è fondamentale, io mi auguro di fare a tempo chiudere come si deve quest'annata perché qui sto veramente bene».

Ricordi. Si va indietro nel tempo, in un misto di ricordi ed emozioni. «Da piccolo tifavo Milan – rivela Montella -, ma quando si diventa professionisti si finisce per tifare la squadra per cui si gioca… E la Samp nel mio cuore occupa un posto tutto suo: qui ho vissuto tanti momenti belli, e il gol a Siena quest'estate è stato qualcosa di speciale. Il mio ricordo più prezioso nel calcio? Forse i quattro gol con la Roma nel derby».

Consigli. Mentre i bambini vogliono sapere chi sia più simpatico tra Cassano e Totti (Vincenzo se la ride: «Non posso scegliere…») o chi sia stato il difensore più difficile da affrontare («Ne dico quattro: Maldini, Cannavaro, Ferrara e Baresi»), Montella lascia anche qualche consiglio: «Ricordo quando ho lasciato Napoli e sono andato 500 chilometri lontano per giocare. Non è stato semplice cambiare abitudini e inserirsi in una nuova realtà, ma in fondo fare il calciatore è quello che avevo sempre sognato ed esserci riuscito fa di me un uomo fortunato. Però una cosa voglio dirla: studiate bambini, studiate sempre».

Nella foto Pegaso, l'esultanza di Vincenzo Montella: un marchio di fabbrica.

altre news

Spring Pack Insieme