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Mazzarri: «Siamo padroni del nostro destino»

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Mazzarri: «Siamo padroni del nostro destino»

Il tecnico della Samp due giorni prima di Empoli: «Sfida difficile, la classifica è bugiarda. Ma se giochiamo come sappiamo, niente e nessuno può farci paura: siamo noi a decidere il nostro destino» .

28_mazzarri«Il destino siamo in grado di determinarcelo da soli». Sta in questa frase, che Walter Mazzarri offre convinto durante la conferenza stampa di Bogliasco, il senso del lavoro portato avanti da luglio a oggi. E' una piena consapevolezza dei propri mezzi, è la maturità di una squadra che ha saputo crescere come gruppo senza perdere le qualità dei singoli. E oggi che il campionato s'avvia a spegnersi, con una classifica che lascia spazio a sogni e traguardi non più impossibili, la Samp può farsi forte della tranquillità che ha saputo conquistarsi: e provare ad allungare, già da Empoli.

Insidie. La classifica dice che l'Empoli è in fondo, sorpassato dal Cagliari che ha riavuto i tre punti persi per strada. Mazzarri dice che no, non è il caso di dar troppo peso a quei numeri: «Perché la realtà è diversa – spiega deciso il tecnico della Samp -, e questa è una squadra da non sottovalutare. Ha gioco, corsa, qualità e nomi importanti: penso a Giovinco, d'accordo, ma anche a Vannucchi o Buscé… Non avranno fatto molti punti, nelle ultime gare, ma hanno anche affrontato Milan, Juventus e Roma e meritavano molto più di quanto hanno raccolto. L'ho detto ai miei giocatori: aspettiamoci ancora più determinazione e ancora più convinzione di quelle che il Cagliari ha messo in campo sabato scorso, e mettiamoci tutta la voglia di cui possiamo essere capaci».

Dipende da noi. Sfida bella complicata, allora. Ma pure Parma e Milano, sponda rossonera, non erano passeggiate di salute… Mazzarri sorride, è lì che voleva andare a parare: «Se saremo gli stessi che hanno vinto quelle partite, e riusciremo a esserlo per tutti i 90' e più, beh, allora non ci può far paura niente. Il destino siamo in grado di determinarcelo da soli, e questa è già una gran bella conquista. Però bisogna essere a posto con le gambe, esserci con la testa: solo così la differenza di valori può venir fuori».

Passato e futuro. Empoli, ancora. Dal 1983 al 1988, la tappa più lunga del Mazzarri calciatore. Che però alla nostalgia non è abituato: «Anche perché ho girato tanto e mi capita spesso di tornare dove sono già stato – spiega -, e i ricordi me li tirate fuori voi (giornalisti, ndr)… Certo, a Empoli sono stato bene e mi farà piacere rivedere qualche amico, ma parliamo di vent'anni fa: e io alla domenica ho testa solo per la mia squadra». Che è e sarà la Samp: «Senza parlare di contratto, visto che sull'argomento siamo passati di recente. Però posso dire che sono felice di vedere i nostri tifosi soddisfatti, è una cosa che mi regala gioia: c'è entusiasmo, voglia di far bene… Sento che sta nascendo qualcosa».

Nella foto Pegaso, Walter Mazzarri in maniche di camicia durante la sfida col Cagliari.

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