Palombo: «Cuore e carattere, così abbiamo pareggiato»

Il capitano della Samp e la verità che sta nel mezzo: «Rigore contestato e rimonta, credo che il pari alla fine sia il risultato più giusto. Maggio? Una stagione stupenda».

Ennesima da ex contro la Fiorentina per Angelo Palombo, che torna al Franchi da capitano della Sampdoria, nella cornice di una giornata da grandi occasioni, in uno stadio gremito dove l'attesa per lo scontro diretto Champions è alle stelle.

Cuore e carattere. Non era facile schermarsi dall'ambiente, come aveva chiesto Mazzarri, la Samp non c'è granché riuscita, almeno nella fase iniziale del primo tempo. «Tra il caldo – comincia Palombo – e tutto il resto penso che cominciare a mille non sarebbe stato semplice per nessuno ed effettivamente non è stato così neppure per noi. Bisogna però anche considerare come è proseguita la partita: abbiamo fatto gol, siamo stati rimontati, trovando il pareggio col cuore e col carattere. Direi che non è poco».

Giusto così. Ad un certo punto si sognava addirittura di vincere, mentre qualche minuto dopo i tifosi hanno assaporato l'emozione opposta. Dove sta la verità di un Fiorentina-Sampdoria da brividi? La risposta di Palombo. «Sta nel mezzo, nel senso che il pareggio è giusto. E' vero che abbiamo segnato alla fine, ma è anche vero che dopo aver trovato il gol con Maggio non abbiamo corso pericoli, con un rigore molto contestato che ha dato il vantaggio ai viola. Che ne penso? Che non l'ho rivisto e non lo so se c'era o no. Ma, anche se non ci fosse, ci sta un errore arbitrale e non bisogna fare drammi».

Maggio e la classifica. A proposito di Maggio, il numero 7 è diventato un bomber. Sono tante quante il suo numero di maglia le reti stagionali. «Sono contento per lui, 7 gol per un centrocampista sono roba grossa. Sta disputando una grandissima stagione». Come la Samp, perché la classifica è magica. «E stiamo anche bene fisicamente, come si è visto nella ripresa, segno che fino alla fine ce la giocheremo con tutti».

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Nella foto Pegaso, duello tra ex compagni: Marco Donadel contro Angelo Palombo.