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Marotta: «Io per la Uefa resto molto, molto fiducioso…»

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Marotta: «Io per la Uefa resto molto, molto fiducioso…»

L'a.d. della Samp non si scompone per la clamorosa e assurda sconfitta di Marassi: «Anche se chi non c'era non può capire… L'Europa? Molto dipende dalla Coppa Italia: io ci credo».

04_coreografiasudBeppe Marotta accetta sportivamente il verdetto di Samp-Roma, partita a sé, in tutto e per tutto. Partita da raccontare, da annoverare tra le esperienze che formano gli appassionati di calcio e gli addetti ai lavori. Non si vedono infatti tutti i giorni situazioni simili, con una squadra clamorosamente superiore per 45' e battuta addirittura 3-0 al 90'.

Così va il calcio. «Sono leggi del calcio – commenta l'a.d. blucerchiato, facendo spallucce -, chi vince ha sempre ragione e va bene così. Chiaro, resta il rammarico per quanto è accaduto, anche se a raccontarlo fa caldo: chi non ha visto la partita non può capire che cosa è successo oggi». Tra le altre cose, ed oltre all'assurdo 0-3 incassato dalla Samp, c'è la vittoria dell'Udinese, che supera il Doria e si insedia al sesto posto. «Ma io resto largamente ottimista per la zona Uefa – tranquillizza tutti il Direttore -, perché secondo me molto dipenderà dalla Coppa Italia, non dall'epilogo effettivo del campionato. Staremo a guardare cosa accadrà giovedì, anche perché in caso di finale Inter-Roma potremmo avere la matematica certezza di Uefa, aprendosi un posto in più in campionato».

Uefa. Già, perché nerazzurri e giallorossi sono già matematicamente ammessi alla prossima Champions League e non occuperebbero il posto Uefa assegnato al vincitore della Coppa Italia. Si scalerebbe così in campionato, dove la settima classificata festeggerebbe l'accesso diretto all'Europa minore. Che sempre Europa, comunque, è. Nemmeno troppa fantascienza, a considerare i valori in campo. Certo che dall'esito delle due semifinali dipenderà l'approccio blucerchiato alla trasferta di Palermo e al successivo impegno interno con una Juve già sicura di chiudere terza. «Sicuramente cambierebbe il nostro obiettivo, perché andare a Palermo già qualificati per la Uefa è una cosa, andarci non ancora qualificati è un'altra. Staremo a vedere».

Emozioni. Ci si gode intanto un finale di stagione emozionante, degno epilogo di un campionato che ha divertito i tifosi blucerchiati. «La gente credo sia contenta – conferma Marotta – avete visto tutti l'applauso finale alla squadra; per me si tratta di un termometro importante, significa che i nostri sostenitori hanno apprezzato il lavoro di Mazzarri e dei ragazzi».

Antonio e Vincenzo. Capitolo Cassano. Peter Pan è uscito dal campo con la testa bassa, triste e arrabbiato. Qualcuno ha già montato il caso, che Marotta mina alla base. «Non c'è assolutamente nessun caso, Antonio voleva finire la partita come ogni giocatore, tutto qui. Il mister è lì apposta per valutare con freddezza la situazione, Cassano ha capito e già negli spogliatoi era tranquillo, come sempre. Tanto per esser chiari: non è successo proprio nulla. Mi dispiace invece per Antonio, a questa gara teneva molto e non è riuscito a segnare, nonostante le occasioni». A proposito di singoli, si è rivisto dopo mesi Vincenzo Montella. «Un premio alla professionalità di Vincenzo il suo ritorno, si è impegnato tantissimo nella rieducazione e meritava questa soddisfazione».

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Nella foto Pegaso, la Samp in campo e la Sud in festa: scene da brividi.

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