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Pea: «Serenità e carattere, non si può più sbagliare nulla»

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Pea: «Serenità e carattere, non si può più sbagliare nulla»

Il tecnico della Primavera a pochi giorni dall'andata degli ottavi di finale (si gioca a Reggio Calabria sabato pomeriggio): «Sarà dura, serve il carattere».

07_peaFulvio Pea la sente, questa doppia sfida con la Reggina che arriva a segnare un bivio nella stagione della Primavera blucerchiata: di qua, un girone da protagonisti e la prima, storica Coppa Italia portata a casa; di là, il rischio di veder sfumare in un attimo certezze e sogni. La sente e la vive sulla propria pelle, deciso a tirare avanti sulla strada che porta alle finali nazionali, come sente ancora bruciare il primo posto sfumato d'un soffio.

Quanto le dà fastidio, mister?
«Parecchio, davvero. Tanto più se penso che a Cagliari vincevamo e avevamo la partita in mano: poi siamo rimasti in 10, è uscita fuori la negligenza di qualche giocatore e ci siamo fatti sfuggire un traguardo che era alla nostra portata. Non sarebbe cambiato nulla, chiariamo, ma mettersi dietro una società come la Juventus non sarebbe stato male».

Resta una stagione vissuta sin qui da protagonisti: annunciati, questa volta, ma dai pronostici al campo c'è sempre della strada da fare…
«Siamo partiti con gli occhi di tutti addosso, è vero: diciamo che la qualificazione agli ottavi era l'obiettivo minimo, e che l'abbiamo centrato nonostante la Coppa ci abbia rubato parecchie energie lungo il cammino».

Play-off, allora: come ci arriva la Samp?
«Devo dire la verità? Un po' sono preoccupato, perché sabato ho visto nei ragazzi un atteggiamento che mi ha fatto parecchio arrabbiare e non m'è ancora passata… Non parlo di appagamento, questo no: ma di presunzione che sfocia in arroganza. Un po' di consapevolezza dei propri mezzi fa bene, basta saperla gestire con maturità, ma gli errori che abbiamo commesso devono sparire perché da qui in avanti ci si lascia le penne».

Primo avversario, la Reggina: che con Breda ha rimontato da una situazione semidisperata fino alla qualificazione.
«A gennaio erano in fondo, hanno cambiato parecchio e sono risaliti ai vertici. In più sono usciti solo ai rigori con l'Atalanta, in semifinale di Coppa, dopo aver preso un palo e una traversa. Diciamo che va preso con le molle, questo doppio impegno…».

Sale la pressione, mister?
«Sì, ma temo che i ragazzi non la sentano. Onestamente avrei preferito un avversario di nome, qualcuno che potesse dare qualche stimolo in più solo a pensarci…».

Sarà dura, insomma.
«Senza dubbio: farà caldo, il pubblico si farà sentire… Poi saremo senza Koman che va in nazionale, senza Fiorillo che è con la prima squadra, senza Signori squalificato per due giornate e senza Calzolaio e Lanzoni che si sono fatti male. Ci vuole serenità, attenzione. E ci vuole il carattere che questa squadra ha saputo tirare fuori durante tutto il campionato».

Nella foto Pegaso, l'allenatore della Primavera Fulvio Pea: per lui prima stagione alla Samp.

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