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Mazzarri: «Orgoglioso di allenare questa squadra»

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Mazzarri: «Orgoglioso di allenare questa squadra»

Walter Mazzarri: propositi, sensazioni, ricordi ed emozioni blucerchiate. Con una finestra sul campionato che verrà. L'intervista video è disponibile su Samp Web Tv.

25_mazzarrimoenaWalter Mazzarri parla a sampdoria.it, in questo primo scorcio di stagione che al tecnico blucerchiato dà modo di «gratificarmi come allenatore, seguendo i ragazzi sul campo», ma che qualche cosa, anche, gli toglie. «La fase del ritiro è bella, ma chi fa calcio sa che non è paragonabile al momento in cui ci si gioca qualcosa, quando scatta l'adrenalina e ci sono sensazioni veramente emozionanti».

Via. Via, allora, per arrivare pian piano alle gare da tre punti. E si comincerà dall'Inter campione d’Italia, non una qualunque. «Sarà un incontro dai grandi stimoli – spiega Mazzarri -, chiunque pratichi questo sport sa che impegni simili sono quelli in cui tutti vorrebbero esserci, in cui tutti vorrebbero scendere in campo da protagonisti. Ma è ancora un po' prestino per pensarci, meglio prepararsi in maniera ordinata».

I primi giorni a Moena. La preparazione, appunto. Come sta andando? Ecco che ne pensa il tecnico della Samp. «Sono contento del lavoro svolto fino ad oggi, i giocatori si sono comportati veramente bene e non abbiamo avuto incidenti di percorso, fisici o muscolari. I ragazzi hanno reagito bene anche a livello mentale e, per quanto mi riguarda, mi sento ancor più carico di quando è iniziata l'avventura con la Sampdoria».

Ripartire da lepre. Si parla di dodici mesi fa, quando Mazzarri era il profeta dei miracoli a Reggio e il Doria veniva da una stagione così così. Oggi, molto è cambiato. «Ripartiamo dal sesto posto dell'anno scorso – racconta il trainer di San Vincenzo -, un grande risultato che ci ha permesso di portare la nostra tifoseria in Europa, cosa cui i sostenitori della Samp tengono tantissimo. Speriamo di regalare loro altre soddisfazioni, quando questa Coppa Uefa la andremo a giocare».

Incognite. Ce n'è più d'una. A cominciare dal cambio sul settore destro, dove al posto di Maggio sono arrivati Stankevicius e Padalino, per andare a finire sul rendimento della squadra, secondo alcuni condizionabile dalla splendida performance dell'anno scorso. «Tutte cose che incuriosiscono anche me – va sicuro Mazzarri -, per questo sono voglioso di iniziare le partite che contano. Ho da scoprire certe situazioni sul settore destro, dove ci siamo rinnovati, ho da scoprire alcuni meccanismi in attacco, dove in questo momento siamo orfani di Bellucci, giocatore importante per noi».

Ben di testa. In più, c'è l'aspetto psicologico. «Dovremo essere bravi a capire che stavolta ci aspetteranno tutti con maggiore attenzione: servirà essere umili, altrimenti c'è il rischio di incappare in qualcosa di deleterio. Se invece affronteremo gli impegni con il giusto spirito, potremo ripeterci e magari anche superarci. Mi sento comunque di garantire che questo gruppo, che sono orgoglioso di allenare, darà tutto quel che è in suo potere».

Cassano. Impossibile non parlare di Antonio Cassano, giunto proprio oggi nel ritiro moenese. Anche Peter Pan è atteso da tutti, forse ancor di più dell'anno passato. «E' inutile che lo dica io: Cassano è un giocatore importantissimo, deve solo continuare su questa strada, tenere presente, come già sa, che ha bisogno della squadra, così come la squadra ha bisogno delle sue giocate. E che nel calcio di oggi, a tutti, serve una condizione fisica superlativa per fare la differenza».

Fornaroli. Come dire, il resto ce lo mette lui. Riflettori puntati, oltre che sul barese, su Bruno Fornaroli, ultimo acquisto in casa Samp. Il giudizio di Mazzarri. «E' partito nella maniera giusta, ma non bisogna caricarlo di troppe responsabilità. Si tratta di un ragazzo molto giovane, che si affaccia per la prima volta al calcio italiano. Sarà mio diritto e dovere prestare attenzione a queste cose, farle capire a lui, alla piazza e ai critici, chiedendo di avere un minimo di pazienza se le cose non dovessero andare subito nella maniera migliore».

Flashback. Momento flashback. La memoria torna alla scorsa stagione, alle partite più belle. Che Mazzarri seleziona in questo modo. «Ce ne sono state diverse, naturalmente il derby che è stata un'emozione incredibile, basti pensare ai festeggiamenti finali, alla mia faccia dopo quella partita… Non sono uno bravo con le parole, però a volte le telecamere funzionano meglio della bocca… Tra i ricordi più belli metto anche la vittoria a San Siro col Milan e quella in casa contro il Palermo, che segnò la svolta per il finale di stagione incredibile che poi abbiamo saputo disputare».

Nella foto Pegaso, Walter Mazzarri dirige un allenamento a Moena.

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