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Accardi: «Rinnovo con la Samp, sono felicissimo»

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Accardi: «Rinnovo con la Samp, sono felicissimo»

Pietro Accardi e il rinnovo con la Samp: «Una gratificazione del lavoro svolto qui negli ultimi tre anni, posso soltanto ripagare la società sul campo con il lavoro e le prestazioni».

31_accardiArriva il momento del rinnovo per Pietro Accardi, che si lega alla Samp altri quattro anni e riparte dunque dalla solidità, dalla sicurezza di un futuro blucerchiato, iniziando questa nuova lunghissima stagione. «Per me è un premio – dice il difensore palermitano -, una grandissima gratificazione del lavoro svolto qui negli ultimi tre anni. Sono molto soddisfatto e contento, anche se, per come ragiono io, il rinnovo con la Samp è solo un ulteriore punto di partenza».

Samp nel cuore. Punto di partenza che va, però, dritto al cuore. «Beh sì, è innegabile che io sia molto legato a questa società: la Samp ha creduto in me da subito, quando magari altri non la pensavano così. Mi ha dato fiducia, mi ha aiutato a crescere e io posso soltanto ripagare tutto questo sul campo, dimostrando di meritare gli attestati di stima e proponendo la massima professionalità».

Chioccia. Cose che Accardi già sta facendo, proprio sul campo di Moena, dove il difensore mancino di Mazzarri si sta preoccupando con grande attenzione dei giovani della Primavera. Molti di loro lo nominano nelle interviste come il calciatore più vicino e disponibile della prima squadra. «Fa piacere che i ragazzi dicano questo – sorride Accardi -, quando si è giovani è importante avere un punto di riferimento e a me piace dar loro una mano, essere utile nella loro crescita e, perché no?, magari migliorare anche io».

Pedina fondamentale. Nella nuova Samp Accardi sarà una pedina fondamentale, tanto fondamentale che il mercato doriano è bloccato proprio sul sostituto da affiancargli. Qualcuno arriverà, ma individuare un'alternativa credibile al numero 5 blucerchiato è impresa ardua per Marotta e compagni. «Penso che sia giusto e logico prendere un elemento in alternativa, siamo una squadra che giocherà in Europa, poi c'è il campionato, c'è la Coppa Italia, abbiamo molti impegni. E la competizione aiuta sempre, ti dà grandi stimoli e voglia di migliorarti continuamente».

Più difficile. Serviranno entrambi, anche perché il torneo che arriva si annuncia anche più duro dello scorso. «Beh, quest'anno verremo guardati come una delle squadre da battere e quindi cambierà la prospettiva. Ma lo sappiamo prima e poi nel gruppo sento la motivazione giusta per ben figurare sui tre fronti in cui siamo impegnati. Non ci porremo obiettivi, come sempre, ma andare più lontano possibile è una cosa che stuzzica ognuno di noi».

Nazionale e Cassano. Nazionale e Cassano, un'assonanza perfetta. «Alla Nazionale ci penso sì – chiude Pietro -, ogni giorno lavoro anche per questo. Ci sono due anni al Mondiale, spero di convincere il commissario tecnico a puntare anche su di me. Su Antonio che volete che dica? Rispetto all'anno scorso ha fatto passi da gigante, per me è il talento italiano più rappresentativo che ci sia in questo momento: siamo felicissimi di averlo con noi, anche perché contro sarebbe dura…».
 
Nella foto Pegaso, Pietro Accardi al lavoro nei boschi di Moena.

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