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Sammarco: «E’ un piacere avere Cassano in gruppo»

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Sammarco: «E’ un piacere avere Cassano in gruppo»

Il centrocampista della Samp tra le fatiche del ritiro («Ma per fortuna sta finendo anche la seconda settimana…») e la vita in ritiro: «Leggo molto, anche se sentire i racconti di Antonio è sempre bello».

01_sammarcoAnche la seconda settimana del ritiro moenese volge al termine, con la Samp impegnata a preparare l'amichevole di domani contro il Bolzano (Serie D) e a smaltire i duri carichi di lavoro sostenuti in questi quindici giorni. Paolo Sammarco di allenamenti non ne ha saltato uno, lui che ricomincia dalla fiducia della Samp e dall'investimento che la società blucerchiata ha operato sul centrocampista ex Chievo, dimostrandogli di credere fortemente nelle sue capacità. «Ed è un grande stimolo per me – dice Paolo -, significa che qualcosa di buono ho fatto nel corso dei mesi trascorsi qui: se una squadra come la Samp punta su di te, vuol dire che hai fatto bene. Sono felice, ma l'obiettivo non è certo fermarsi, anzi».

Lavoro. I miglioramenti, lo dice Mazzarri, passano per il sudore lasciato sul campo. E Sammarco si è messo nell'ottica-ritiro. «La prima settimana è stata pesantissima – racconta il numero 21 doriano -, adesso per fortuna stiamo diminuendo i carichi e si sta un po' meglio, anche se spero che la seconda settimana finisca presto…». La seconda settimana finirà domani, con l'amichevole contro il Bolzano. Questa la presentazione del match da parte del centrocampista. «Sarà più dura della scorsa, senza dubbio, avremo di fronte un avversario che ci darà del filo da torcere e non saremo al top della condizione. E' anche vero che giocheremo un tempo per uno, quindi potremo gestire le energie».

Vantaggi. Per quel che riguarda la preparazione settimanale, invece, il clima è più disteso rispetto allo scorso anno: Mazzarri conosce già il gruppo, il gruppo conosce Mazzarri e c'è più tempo, senza l'assillo dell'Intertoto che condizionò non poco l'avvio dello scorso campionato. «Quest'anno è molto diverso – conferma infatti Sammarco -, perché gran parte della tattica l'abbiamo già affrontata lo scorso luglio e ora ci si può concentrare maggiormente sugli aspetti specifici. Faccio un esempio: invece di stare un'ora su un'uscita, la rivediamo solamente, passando subito alla fase successiva».

Il tempo libero. Vita da ritiro, fuori dal campo. Che succede nei tempi morti? Lo racconta Sammarco. «In realtà tempi morti non ce ne sono poi così tanti – dice il trequartista -, gran parte della giornata la si trascorre allenandosi, il resto passa tra il necessario riposo e qualche attività serale, tipo calciobalilla, ping pong, internet o la lettura di libri». Che è una passione del blucerchiato. «Ora sto leggendo "I tre inverni della paura" di Giampaolo Pansa, ma fuori camera guardo spesso le partite di calciobalilla e ping pong, dove io non sono un granché, mentre Franceschini, Bonanni, Castellazzi e Ziegler viaggiano alla grande». Viaggia alla grande anche Antonio Cassano, appena arrivato e già protagonista. «Antonio non è cambiato – sorride Sammarco -, è un piacere averlo in gruppo perché ci scappa sempre qualche risata e poi a tavola ora rimaniamo di più rispetto a prima: i suoi aneddoti fa un gran piacere sentirli».

Nella foto Pegaso, Paolo Sammarco e il pallone nel ritiro di Moena.

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