U.C. Sampdoria Sampdoria logo

Mazzarri: «In campo deve andare l’anima della Samp»

News

Mazzarri: «In campo deve andare l’anima della Samp»

Il tecnico della Samp è pronto per la sfida di Milano: «Voglio una squadra granitica, decisa a vincere ogni contrasto e determinata a portare a casa il risultato pieno».

17_mazzarriNon ci sono mezze vie, alternative, scorciatoie. Una strada conosce Walter Mazzarri, e quella segue: «Cercare di vincere, in casa e fuori, contro qualunque avversario». E' quel che ha fatto la Samp per tutto l'anno scorso, è quel che ha cercato di fare in questo delicato avvio di stagione, è quel che deve ricordarsi per lasciarsi alle spalle incertezze e difficoltà. Andare in campo per vincere, punto e basta.

L'anima della Samp. Prima tappa, Milano e il Milan. La Samp ci arriva zoppa, con Bellucci ancora non al meglio, Campagnaro e Palombo fuori, Ziegler e Stankevicius tornati stanchi dalle nazionali, Pieri in dubbio per una botta al ginocchio. Ma ci arriva carica, convinta: «Perché chi andrà in campo – spiega Mazzarri – mi deve dimostrare che sbagliavo, a tenerlo fuori. Detto questo, io so che se la mia squadra sarà quel blocco granitico che è sempre stato, se crede in quello che le dico, se non molla nemmeno un centimetro, allora sì che farà una partita da Sampdoria: e questo è ciò che cerco». Questione di testa e spirito, insomma: «I miei giocatori non devono scordarsi mai in campo deve andarci un'anima sola, quella dei colori che rappresentiamo, e che devono dare tutto quel che hanno in corpo. Con una logica, con un'organizzazione e con l'anima. Prima o poi arriverà anche la svolta negli episodi: spero più prima che poi…».

Episodi. Già, gli episodi. Quando girano male, beh, non c'è niente da fare: «Per vincere contro squadre come il Milan servono anche queste cose – riprende Mazzarri -, magari la giornata storta dei loro campioni e otto occasioni sbagliate davanti al nostro portiere… I valori parlano chiaro, se rimaniamo sulla carta allora a Milano possiamo anche non andarci: però a volte, in certe partite, queste differenze si annullano. Occorre lavorar bene, metterci motivazioni superiori a quelle dell'avversario e avere, questo sì, qualche episodio a favore».

Ripetersi. Mazzarri ad Ancelotti non toglierebbe nessuno («Per non dargli nessun vantaggio… E poi mica ha bisogno dei miei consigli, no?»), però la voglia di ripetere lo scherzo dell'anno scorso ce l'ha ancora: «Anche perché metterei cinque firme per ripetere tutto il campionato – sorride l'allenatore toscano -. E' stato un campionato da grande squadra, e ce ne accorgiamo da come ci guardano quest'anno». Vero: la Samp è rispettata e temuta. E le cose si complicano: «Ci affrontano come giocassero con Juventus o Inter perché sanno che a lasciarci fare siamo pericolosi. Per questo dico che bisogna fare ancora di più, se vogliamo ottenere gli stessi risultati. E ringrazio i tifosi, chiudo così: so che verranno a Bogliasco ad incitarci, so che saranno in tanti anche a San Siro. Speriamo di dargli la soddisfazione che meritano».

Nella foto Pegaso, l'allenatore blucerchiato Walter Mazzarri.

altre news