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Palombo: «Gruppo unito e voglioso di migliorare»

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Palombo: «Gruppo unito e voglioso di migliorare»

Il capitano della Samp suona la carica: «La qualificazione di Udine è stata un bene, ma non abbiamo ancora fatto niente. Il gruppo? Remiamo tutti dalla stessa parte».

23_dinatalepalombo«Se il Manchester City offrisse cento milioni per me? Per la Samp, ci andrei a nuoto». Angelo Palombo la butta sullo scherzo, per sdrammatizzare, per distogliere un po' l'attenzione da un momento difficile in casa Samp, nonostante la qualificazione alle semifinali di Coppa Italia ottenuta mercoledì sera.

Occhi aperti. Da un momento difficile che non si chiude con il bel risultato del Friuli. «Proprio no, perchè non abbiamo ancora fatto niente». Ammonisce Angelo. Da un momento difficile in cui i tifosi si sono fatti sentire. «E con tutte le ragioni – ancora il capitano -, perchè non hanno mai superato i limiti e allo stesso tempo si sono spiegati chiaramente».

Giù le mani dal gruppo. Qualche cosa, in merito, però Palombo la aggiunge. «Ci tengo a dire che qui nessuno rema da una parte contraria al gruppo: dal primo all'ultimo componente di questa squadra si è uniti. Ci tengo parecchio a dirlo perchè ho letto un po' troppe cose negli ultimi tempi e non mi sono piaciute».

I cugini. Tra le notizie sui giornali, anche le dichiarazioni del tecnico del Genoa Gasperini, che ha parlato di come la Samp probabilmente soffra l'ottimo campionato dei cugini. «A me dispiace per la nostra gente – spiega Palombo -, perchè ci soffre. Sul resto, dico che sessant'anni di storia parlano chiaro: carta canta. E che, da quando io sono qua, nessuno di noi ha mai fatto riferimento all'altra squadra di Genova quando era in difficoltà. Mi è dispiaciuto un po'».

San Siro. Breve digressione, peraltro affrontata molto serenamente dal capitano, dopo la quale si passa al prossimo impegno in casa dell'Inter. «Già non è facile giocare così spesso – racconta il centrale blucerchiato -, in più andiamo a San Siro… Beh, inutile cercare scuse: serve lo spirito fatto vedere mercoledì ad Udine, dove abbiamo dimostrato di poter portare a casa il risultato grazie al giusto approccio».

Angelo in difesa? La Samp andrà a far visita ad un'Inter mai così agguerrita qeust'anno, reduce dalla sconfitta di Bergamo e con le avversarie alle spalle. Mourinho sarà però orfano di Ibrahimovic, squalificato, un pericolo in meno per il Doria, nonostante la rosa nerazzurra sia imbottita di fenomeni. Un pericolo in meno anche per Angelo Palombo che, domenica, sarà costretto a ricoprire il ruolo di difensore, vista l'assenza di Accardi e Campagnaro e la squalifica di Lucchini. «Il mister sa che dove mi mette sto – dice Angelo, sicuro -, il ruolo del difensore l'ho fatto altre volte, non ci sono problemi. Certo, mi devo un attimo riabituare a marcare, ma quando Mazzarri fa tattica sono vicino e sento tutto».

Orgoglio. Inter e Samp diversissime ma simili, almeno sotto un punto di vista. «Siamo le uniche italiane ancora impegnate su tre fronti ed è una grande soddisfazione per noi, ci dà morale, ciò che serve per provare a rimontare in campionato, sicuramente la pecca peggiore di quest'anno».

Più carattere. Generata anche dallo spirito negativo dei blucerchiati, soprattutto quando si subisce una rete. «Dobbiamo imparare a pensare che nel calcio si può cambiare tutto in due minuti e non abbatterci troppo una volta in svantaggio. Ne parliamo spesso, è un problema di testa che va assolutamente migliorato».

Mourinho e il contratto con la Samp. Non solo la Samp, ma anche Mourinho, ad oggi, ha i suoi problemi. E più di una volta il tecnico nerazzurro ha pensato a Palombo per risolverli. «La stima di un così grande allenatore fa solo piacere – sorride Angelo – però sto bene qui. Il contratto con la Samp? Vedremo, in questo momento difficile è davvero l'ultima cosa a cui penso».

Nella foto Pegaso, Angelo Palombo contro Antonio Di Natale nella gara di Udine.

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