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Con l’Espanyol la Samp si arrende solo ai rigori: finisce 6-5

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Con l’Espanyol la Samp si arrende solo ai rigori: finisce 6-5

Soltanto dopo la lotteria finale i blucerchiati escono sconfitti dall'"Estadì Cornellà-El Prat", ma di fronte ai catalani dell'Espanyol la formazione di Mimmo Di Carlo ha mostrato notevoli progressi.

31_pazzoLa Sampdoria si presenta all'"Estadì Cornella-El Prat" per sfidare i padroni di casa dell'Espanyol nel 36° Torneo "Ciutat de Barcelona" e fin dalle prime battute si capisce subito che l'incontro è qualcosa di più di un semplice test estivo. La gara è equilibrata e non si sblocca sino al novantesimo. Servono i rigori per assegnare la coppa, ma a Mimmo Di Carlo e ai suoi ragazzi interessano i progressi fatti sia dal punto di vista tattico che atletico e gli applausi degli oltre mille tifosi che hanno seguito la squadra in Catalogna ne sono la testimonianza più importante. Finisce 6-5 per gli spagnoli, ma i blucerchiati escono dal campo a testa alta e coscienti di poter crescere ancora.

Curci ko. La Sampdoria, in campo con la maglia blu Dundee come a Oporto, parte bene e riesce a pressare subito alto l'Espanyol. Poco meno di un quarto d'ora dopo il fischio d'inizio però Gianluca Curci è costretto a dare forfait, in seguito ad un trauma contusivo alla coscia destra rimediato qualche minuto prima in uno scontro con Osvaldo, vecchia conoscenza del campionato italiano. Mimmo Di Carlo corre ai rimedi e manda in campo Vincenzo Fiorillo che nell'arco dell'incontro si dimostrerà reattivo e concentrato, mantenendo inviolata la porta doriana con interventi decisivi.

Gara maschia. L'Espanyol, dal canto suo, non sta certo a guardare e di fronte al proprio pubblico ci tiene a fare bella figura: ecco spiegate dunque alcune entrate non certo morbide nei confronti dei blucerchiati, che a tratti riescono a nascondere il pallone ai catalani. I primi a finire nella lista dei cattivi però sono i blucerchiati: al 32' Mannini e cinque minuti più tardi Lucchini, entrambi sanzionati dal direttore di gara per due entrate poco ortodosse nei confronti degli avanti locali.

Buon ritmo. La gara è piacevole. L'Espanyol si dimostra una buona squadra, mentre le gambe dei blucerchiati iniziano a girare più veloci rispetto alla sfida di sei giorni fa ad Oporto e le azioni degne di nota. Poco prima dell'intervallo, Fantantonio innesca Padalino sulla sinistra: l'esterno elvetico va al cross e l'incornata di Mannini chiama l'estremo difensore catalano Álvarez a compiere un vero e proprio miracolo.

Girandola. Nel secondo tempo, girandola di cambi sia da una parte che dall'altra: ma incontro che non perde di vivacità. Fiorillo è ancora una volta prodigioso intorno alla mezzora, quando sventa un diagonale insidiosissimo del neoentrato Rui Fonte. La risposta doriana è tutta nella bella percussione di Fernando Tissone che ruba palla a centrocampo, avanza palla al piede e lascia partire una bordata da fuori area che mette i brividi al secondo portiere dell'Espanyol Casilla. La Samp ci prova sino alla fine con Pozzi, ma il risultato non si schioda dallo 0-0: per assegnare la coppa servono i rigori.

Lotteria. I calci di rigore si sa sono sempre una lotteria. I valori tecnici sono importanti, ma in questi casi spesso a fare la differenza è la lucidità del momento, l'adrenalina, la capacità di restare freddi. Il primo ad andare sul dischetto per la Sampdoria è Cacciatore, che prova la conclusione di potenza e colpisce la traversa. Poi segnano Koman, Dessena, Pozzi, Gastaldello e Semioli, Fiorillo respinge il tiro di Alvarez, ma non basta. Anche Volta si fa respingere la propria conclusione dal dischetto da Casilla e l'Espanyol s'aggiudica il 36° "Ciutat de Barcelona", ma alla Sampdoria resta una grande prestazione e la consapevolezza di essere in crescita.

Espanyol    0
Sampdoria 0
6-5 d.c.r.: Cacciatore traversa, Ivan gol, Koman gol, Alvarez parato, Dessena gol, Rui Fonte gol, Pozzi gol, Alvaro gol, Gastaldello gol, Lopez gol, Semioli gol, Pau gol, Volta parato, Galan gol.
Espanyol (4-4-2): C. Álvarez (33' s.t. Casilla); Chica (1.s.t. Galan), Amat (1' s.t. Moises), Victor Ruiz, Dídac (1' s.t. V. Álvarez); Callejón (1' s.t. Álvaro), Forlín, Verdú (16' s.t. Pau), Coro (32' s.t. Iván); Luis García (28' s.t. López), Osvaldo (15' s.t. Rui Fonte). A disposizione: Raúl, Cervera. Allenatore: Mauricio Pochettino.
Sampdoria (4-4-2): Curci (14' p.t. Fiorillo); Stankevicius (1' s.t. Cacciatore), Gastaldello, Lucchini (31' s.t. Rossini), Ziegler (22' s.t. Volta); Padalino (22' s.t. Koman), Palombo (22' s.t. Tissone), Poli (1' s.t. Dessena), Mannini (26' s.t. Semioli); Cassano (31' s.t. Marilungo), Pazzini (26' s.t. Pozzi).
Allenatore: Domenico Di Carlo.
Arbitro: Alfonso Javier Álvarez Izquierdo (ESP).
Assistenti: Antonio Artero Gallardo (ESP) e José Gallego García (ESP).
Quarto Ufficiale: José Emilio Sánchez Apericio (ESP).
Note: ammoniti al 32' p.t. Mannini, al 37' p.t. Lucchini, al 12' s.t. Dessena, al 14' s.t. Gastaldello, al 16' s.t. V. Álvarez e al 38' s.t. Pozzi per gioco scorretto; recupero 1' p.t. e 3' s.t.; terreno di gioco in buone condizioni.

Nella foto Pegaso, una conclusione di Giampaolo Pazzini ad inizio ripresa.

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