Lucchini felice: «La Nazionale è un sogno che si avvera»

Il centrale doriano, convocato per la prima volta in azzurro dal neo c.t. Prandelli, non nasconde la propria gioia: «Dedico questa chiamata alla mia famiglia e a chi ha sempre creduto in me».

L'arrivo all'aeroporto di Verona intorno alle 16.00 di ieri. Destinazione Colonia, dove la Sampdoria giocherà l'ultimo dei tre test internazionali messi in calendario da Di Carlo in vista del preliminare di Champions. L'iPhone che squilla. Dall'altro capo la voce del direttore generale Sergio Gasparin: «Stefano, complimenti! Prandelli ha appena diramato la lista dei convocati per l'amichevole di Londra con la Costa d'Avorio. Insieme ad Angelo e Antonio ci sei anche tu». L'espressione di Lucchini cambia in un istante: l'emozione è di quelle che non si possono e no si vogliono nascondere: «È un sogno che si realizza, spero che questa prima convocazione in Nazionale non rimanga fine a sé stessa».

Sorpresa. «Ci speravo, è inutile nasconderlo – ammette il centrale di Codogno -. Tuttavia non avevo il sentore che la convocazione si potesse concretizzare già in questa prima uscita ufficiale del nuovo corso azzurro: sui giornali leggevo molti nomi, ma non il mio. Diciamo che in questo momento non me l'aspettavo proprio, però credo di essermi meritato questa chiamata sul campo: ora dovrò continuare a fare bene con la maglia della Samp per dimostrare di meritarla».

Sensazioni. «Sto vivendo in un attimo un mix di sensazioni che non avrei mai pensato di provare – prosegue il numero 6 emozionato -. Sinceramente mi fa un po' effetto pensare di ritrovarmi a Coverciano insieme a tanti colleghi illustri: non più di quattro anni fa, quando giocavo in una realtà piccola come Empoli, il sogno azzurro mi sembrava così lontano. L'approdo a Genova ha rappresentato per la mia carriera un salto di qualità. Se ho ottenuto questo riconoscimento da parte del commissario tecnico lo devo soprattutto alla Sampdoria, che ha creduto in me e mi ha permesso di esprimermi a grandi livelli».

Dediche. In questi casi, la dedica è d'obbligo. «Questa convocazione voglio dedicarla alla mia famiglia e a tutti coloro che hanno sempre creduto in me, anche nei momenti in cui le cose non andavano benissimo – conclude Stefano col sorriso sulle labbra -. In primis vorrei ricordare i miei compagni di squadra: se arrivo ad indossare la maglia azzurra è soprattutto merito loro e del grande campionato che abbiamo disputato la scorsa stagione. Spero che nelle prossime convocazioni ci possa essere spazio anche per Daniele Gastaldello: anche lui merita attenzione, per la crescita e il rendimento costante degli ultimi anni».

Nella foto Pegaso, il sorriso di Stefano Lucchini alla notizia della convocazione in Nazionale.