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Di Carlo: «In campionato vogliamo partire forte»

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Di Carlo: «In campionato vogliamo partire forte»

Archiviata la delusione per l'eliminazione dalla Champions League, il tecnico di Cassino si prepara ad affrontare l'esordio con la Lazio: «Voglio vedere la mia Samp».

27_dicarloA due giorni dall'esordio in campionato con la Lazio, Domenico Di Carlo torna col pensiero sull'eliminazione dalla Champions League («Dispiace soprattutto per il risultato finale, ma la voglia e la determinazione viste in campo col Werder Brema fanno ben sperare per il futuro»), commenta il sorteggio di Europa League («Il Metalist è un avversario che conoscete già, fisico come tutte le squadre dell'Est europeo; il PSV ha caratura internazionale e grande esperienza europea; gli ungheresi del Debrecen lo scorso anno faceva la Champions») e tiene lontane le voci di mercato («Fino a domenica penso solo alla Lazio; se qualcuno chiederà di essere ceduto per andare a giocare, arriveranno dei sostituti»).

Smaltita la delusione per l'eliminazione dalla Champions League, come si fa a ripartire?
«Domenica sera inizia il campionato e per arrivare a fare la Champions bisogna disputare un buon campionato. L'obbiettivo è cercare di ottenere sempre il massimo, ripartendo con lo spirito giusto a prescindere da quello che riusciremo ad ottenere nelle tre competizioni in cui saremo impegnati. Per ottenere risultati importanti, bisogna ripartire da zero dopo ogni partita».

Inizia il campionato e a Marassi arriva la Lazio. Che Sampdoria troveranno i biancocelesti?
«Lo spogliatoio, come tutte le altre componenti della Samp, è deluso solamente per il risultato, ma la prestazione ci deve dare coraggio per affrontare nella maniera giusta la stagione che sta cominciando. Con la Lazio dobbiamo mettere in campo anche un po' di quella rabbia che abbiamo accumulato al 93' martedì: tutti noi vogliamo iniziare il campionato nella maniera giusta».

Il modulo visto col Werder, ovvero il 4-3-1-2, verrà riproposto?
«Questa è una squadra duttile, che ha giocato a tre in difesa con Mazzarri e con la difesa a quattro, prima con Novellino e poi con Del Neri. Gli uomini però sono rimasti pressoché gli stessi e in mezzo al campo abbiamo elementi duttili per provare moduli diversi: non solo il 4-3-2-1, ma anche il 4-3-3».

Quindi già con domenica potremmo rivedere Guberti alle spalle di Cassano e Pazzini?
«Abbiamo le caratteristiche per sfruttare le fasce e dare più potenza al centrocampo. Per fortuna gli accertamenti a cui si è sottoposto Tissone in giornata hanno scongiurato un infortunio di grave entità. Chi è uscito malconcio martedì sera sta meglio, ma lavora ancora a parte: deciderò dopo la rifinitura chi potrà essere della partita. Giocando di domenica, abbiamo mezza giornata in più per recuperare chi non è al top».

Passando alla Lazio, che avversario si aspetta?
«La Lazio è una squadra di qualità: fra Ledesma, Hernanes, Matuzalem, Mauri, Floccari, Zarate e Rocchi hanno tutti grandi doti di palleggio, tuttavia qualcuno di questi dovrà star fuori. Hanno fatto una campagna acquisti importante: abbiamo grande rispetto per i biancocelesti, ma domenica voglio vedere la mia grande Samp che, quando gioca come sa, può giocarsela tranquillamente contro ogni avversario».

Sia nel precampionato sia nelle due sfide col Werder, la Samp ha subìto gol su tiri da lontano. Ha provato a capire come mai gli avversari risultano più pericolosi dalla distanza?
«Da una parte può essere un aspetto positivo perché la difesa regge bene e costringe gli avversari a cercare soluzioni alternative, però è altrettanto vero che abbiamo lasciato troppi spazi agli avversari nella zona centrale del campo. Il cambiamento di modulo a centrocampo è stato fatto anche per dare un po' più di copertura alla difesa: non ho dubbi, miglioreremo sicuramente».

La mentalità però dovrà essere sempre quella di martedì sera?
«Dovremo avere un'unica mentalità. Lo spirito dovrà essere sempre quello di una squadra eccellente, sempre al massimo livello di concentrazione e determinazione: solo così potremo mettere in risalto le qualità dei singoli che possono fare la differenza. Lo scorso anno la Sampdoria ha disputato un campionato straordinario, in estate tutte le avversarie si sono rafforzate, ma non è detto che quanto accaduto la stagione passata non possa ripetersi. Gli investimenti sono importanti, ma a mio avviso più dei soldi contano idee e stimoli».

Impossibile non parlare di mercato, che chiuderà il 31 agosto. Dopo l'eliminazione dalla Champions, teme qualche partenza importante?
«Non credo che la società abbia intenzione di privarsi di alcun elemento. Il nostro compito è quello di dare continuità al lavoro compiuto negli ultimi anni, partendo da questo gruppo di giocatori. Spero che rimangano tutti, per affrontare uniti e compatti questa stagione che si prospetta molto impegnativa».

Nella foto Pegaso, mister Di Carlo a colloquio col gruppo al "Mugnaini".

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