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Buona la prima: Cassano e Guberti stendono la Lazio

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Buona la prima: Cassano e Guberti stendono la Lazio

Parte bene il campionato della Sampdoria, che a Marassi battono i biancocelesti per 2-0. A sbloccare la gara ci pensa un rigore di Fantantonio, mentre l'ex romanista chiude i giochi con un delizioso pallonetto.

30_gol cassanoServiva una vittoria, per voltare pagina dopo la beffarda eliminazione dalla Champions League per mano del Werder Brema, ma soprattutto per iniziare nel migliore dei modi un campionato che si prospetta lungo e pieno d'insidie. Contro una buona Lazio, i blucerchiati di Mimmo Di Carlo sfoderano una prestazione più che convincente. Apre le danze Cassano che intorno al quarto d'ora della ripresa trasforma un calcio di rigore procurato da Dessena. Una decina di minuti dopo ci pensa Guberti – già giustiziere dei biancocelesti nella sfida giocata a Marassi la scorsa stagione – a chiudere il match con un pallonetto che non lascia scampo a Muslera.

Undici. Per l'esordio in campionato Di Carlo ripropone per nove undicesimi la formazione schierata martedì con il Werder: così è a difesa della porta presieduta da Curci troviamo le due novità Zauri e Lucchini che con Gastaldello e Ziegler compongono la retroguardia. Cerniera di centrocampo a tre con Palombo in cabina di regia, Semioli a destra e Dessena sulla sinistra. Dopo l'esperimento riuscito in Champions, Guberti viene riproposto in un ruolo di raccordo fra centrocampo e attacco, schierato alle spalle dei Gemelli Pazzini e Cassano.

Equilibrio. L'avvio è incoraggiante. Il Doria parte subito forte e, dopo un solo minuto dal fischio d'inizio, Fantantonio mette il Pazzo davanti a Muslera, che di pugno riesce ad anticipare il bomber doriano. La risposta biancoceleste non si fa attendere e su un contropiede imbastito dall'esordiente brasiliano Hernanes, Ledesma sfiora il palo alla destra di Curci. L'inizio ripresa è una sofferenza. La Lazio parte forte e la Samp fatica. Hernanes, Lichtsteiner e Ledesma vanno al tiro in successione nell'arco di sei minuti, con il solo diagonale di Zauri al 4' ad interrompere il forcing biancoceleste. L'azione più bella il Doria la costruisce al 9': triangolazione in velocità Cassano-Guberti-Cassano all'interno dell'area laziale e diagonale di Fantantonio che fa la barba al palo alla sinistra dell'immobile Muslera. È il preludio al vantaggio doriano.

Vantaggio. Su un cross di Zauri dalla destra, Dessena prova la deviazione aerea ma viene trattenuto e atterrato in volo da Lichtsteiner. Romeo è a due passi e non ha dubbi: calcio di rigore per la Samp. Sul dischetto, di fronte a Muslera, si presenta Fantantonio come il 13 maggio 2009 all'"Olimpico" per la finale di Coppa Italia. Questa volta il numero 99 non sbaglia, spedendo la palla nell'angolino basso alla destra dell'estremo uruguagio. Galvanizzati dal vantaggio, i blucerchiati provano a chiudere l'incontro: Palombo dalla distanza tenta la conclusione di potenza, Muslera vola sotto la traversa e mette in angolo.

Raddoppio. Al 26' ci pensa Guberti a chiudere il match, sfoderando un pallonetto di piatto che stavolta beffa Muslera e s'insacca sotto l'incrocio dei pali. Come lo scorso anno, il ragazzo di Villamassargia castiga la Lazio e porta il Doria sul 2-0, facendo esplodere di gioia il "Ferraris". Pochi istanti dopo, Mimmo Di Carlo regala la standing-ovation allo stesso Guberti, gettando nella mischia Koman, che ne eredita il ruolo di trequartista. Reja, allontanato per proteste dopo il penalty concesso alla Samp, esaurisce i cambi prima della mezzora inserendo nell'ordine l'angolano Cavanda, Foggia e Rocchi rispettivamente al posto di Del Nero, Zarate e Lichtsteiner.

Vittoria. La Lazio prova a rientrare in partita e si gioca il tutto per tutto: Curci è costretto a sforderare la parata più impegnativa dell'incontro per evitare un clamoroso autogol di Gastaldello. Col passare dei minuti i blucerchiati iniziano ad accusare la stanchezza, ma resistono. Di Carlo richiama in panchina uno stremato Semioli – che esce fra gli applausi -, inserendo Mannini. I minuti di recupero assegnati dal signor Romeo di Verona sono tre, ma il risultato non cambia più. Vince la Sampdoria, che esce fra gli applausi del "Ferraris". E chi ben comincia…

Sampdoria       2
Lazio                  0
Reti: 15' s.t. Cassano (rig.), 26' s.t. Guberti.
Sampdoria (4-3-1-2): Curci; Zauri, Gastaldello, Lucchini, Ziegler; Semioli (45' s.t. Mannini), Palombo, Dessena; Guberti (30' s.t. Koman); Cassano, Pazzini. A disposizione: Da Costa, Pozzi, Cacciatore, Volta, Marilungo. Allenatore: Domenico Di Carlo.
Lazio (4-3-2-1): Muslera; Lichtsteiner (29' s.t. Rocchi), Dias, Biava, Radu; Matuzalem, Ledesma, Del Nero (12' s.t. Cavanda); Hernanes, Zarate (24' s.t. Foggia); Floccari. A disposizione: Berni, Mauri, Stendardo, Brocchi. Allenatore: Edoardo Reja.
Arbitro: Romeo di Verona.
Assistenti: Grilli di Gubbio e Rosi di Gubbio.
Quarto Ufficiale: Pierpaoli di Firense.
Note: espulso al 16' s.t. Reja per proteste; ammoniti all'11' p.t. Dias, al 13' s.t. Biava, al 28' s.t. Ziegler per gioco scorretto, al 40' p.t. Radu e al 15' s.t. Lichtsteiner per proteste; angoli 5-3 per la Sampdoria; recupero 0' p.t., 3' s.t.; abbonati 18.132, paganti 3.372; serata calda, terreno di gioco in pessime condizioni.

Nella foto Pegaso, il penalty trasformato da Antonio Cassano per il momentaneo 1-0.

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