Gastaldello non si arrende: «Ci crediamo ancora»
Il
centrale di Campodarsego si rammarica per le occasioni salvate sulle
linea dagli ucraini ma non molla la qualificazione: «Finché la
matematica non ci condannerà, noi non molleremo».
Una
bestia gialla più che nera chiamata Metalist. «Speriamo di non
beccarli mai più in Europa», sorride amaro Daniele Gastaldello ai
microfoni di Samp TV commentando lo 0-0 di Marassi. Contro gli
ucraini di Kharkiv, quattro partite, cinque gol al passivo
blucerchiato, soltanto uno all'attivo e un solo punto guadagnato,
quello di questa sera; punto che non fa certo sorridere in chiave
qualificazione ai sedicesimi di Europa League. «Ma noi ci crediamo –
continua il centrale di Campodarsego, il doriano più pericoloso
della serata -. Abbiamo ancora negli occhi l'impresa che avevamo
compiuto contro il Werder portandoci sul 3-0: finché la matematica
non ci condannerà, noi non molleremo».
Determinazione.
«Oggi, secondo me – precisa il numero 28 della Samp -, abbiamo
dimostrato di essere una grande squadra e da questa partita usciamo
decisamente più forti. Abbiamo chiuso i nostri avversari nella loro
metà-campo dal primo all'ultimo minuto, senza concedere nulla ai
loro attaccanti. Sono gare che vanno così: puoi stare lì per ore e
ore ma non segni mai. Non possiamo rimproverarci nulla, abbiamo fatto
il massimo, siamo entrati in campo con la giusta determinazione,
volevamo vincere a tutti i costi ma purtroppo ci è mancato soltanto
il gol».
Peccato.
Già, quel gol che, in ben due occasioni, i difensori ucraini più –
nella prima – il supporto della traversa gli hanno negato per
questione di centimetri, proprio ad un passo dalla linea bianca di
porta. «Un vero peccato non essere riusciti a sbloccare il
risultato. La prima volta mi sembrava l'avessero deviata con la mano,
però rivedendo l'azione aveva il braccio attaccato al corpo –
ammette Gasta -. Dispiace ma ora si riparte: speriamo vada meglio già
domenica contro il Catania. Un altro gol? Magari, ma stavolta spero
di esultare e che il mio naso rimanga intatto…».
Nella foto Pegaso, Daniele Gastaldello e compagni delusi dopo lo 0-0 contro il Metalist.