Tuna 2, il ritorno: «Una gioia scendere in campo»
A
distanza di 686 giorni, Bruno Fornaroli torna a vestire la maglia
blucerchiata a Marassi, è felice ma non si accontenta: «Ringrazio la gente
per l'accoglienza, spero ci siano altre occasioni per dimostrare il
mio valore».
Rieccolo,
el Tuna. 686 giorni dopo. L'ultima, al "Ferraris", risaliva al 21 dicembre del 2008, Sampdoria 0,
Fiorentina 1. Da quel momento la Sant'Elena di Bruno Fornaroli aveva
preso connotati, sfumature, dialetti differenti. Cinque mesi nella
quiete del barrio di Boedo, la Buenos Aires del San Lorenzo de
Almagro; sgobbate agostane sotto la canicola di Bogliasco; una
stagione tra gli azulejos dell'andalusa Huelva; altre sudate di mezza
estate rivierasche, infine le apparizioni "primaverili" sul prato
molassanese della "Sciorba". 686 giorni d'esilio,
conclusi in quest'uggioso pomeriggio marassino. A spezzarli i "Bruno,
Bruno, Bruno" della Sud, la chiamata di mister Di Carlo e il minuto 42 di Doria-Catania, quello del
cambio con Marilungo, della fine di un incubo. «Ho vissuto una gioia
immensa a tornare in campo», ammette il centravanti uruguayano a
microfoni di Samp TV.
Felicità.
«In tutto questo tempo mi sono allenato bene, ho lavorato sodo e, come ogni
calciatore, ho sofferto a stare a guardare i miei compagni dalla
tribuna – continua il blucerchiato numero 23, i suoi anni -. Oggi
sono stato finalmente chiamato per rigiocare in questo stadio, mi
sono fatto trovare pronto e non posso che essere felicissimo, peccato solo non aver vinto perché lo avremmo meritato».
Accoglienza. «È
passato tanto tempo, forse troppo dall'ultima volta, ma ringrazio di
cuore la gente per l'accoglienza – dice commosso Bruno a Studio Live -. Non mi aspettavo tanto calore dal parte del pubblico, non mi aspettavo tutti questi cori: mi hanno emozionato.
Purtroppo sono riuscito a fare poco per ricambiare la fiducia, ma non ho mai fatto mancare il
mio impegno e spero di poter essere ancora utile alla causa della Samp».
Opportunità. Fornaroli
il bomber sfortunato, Fornaroli l'eroe mancato di un derby che grida
ancora vendetta. Riscrivere una storia che sembrava già bella che
chiusa e archiviata alla voce meteore: questo il nuovo traguardo del
bomber di Salto. «Non ci voglio nemmeno pensare a quella partita
maledetta e a quel gol annullato ingiustamente – taglia corto -. Mi
ha cambiato la vita e da quel momento mi è andato tutto
storto. Ora ho un'altra opportunità, spero ci siano altre
occasioni per dimostrare il mio valore e per tornare a segnare con
questa maglia». Bienvenido de nuevo, Tuna.
Nella foto Pegaso, Fornaroli entra al posto di Marilungo al 42' del secondo tempo di Doria-Catania.