Zero emozioni al “Ferraris”, col Chievo altro 0-0
Poche occasioni, manovra intricata: una Sampdoria non brillante non va oltre il pareggio a reti bianche contro i gialloblù di Pioli, che restano a pari punti in classifica con i blucerchiati.
Niente nebbia, stavolta il cammino della Sampdoria si imbatte in una selva oscura. Manovra intricata, traversoni sconclusionati e la diritta via verso la porta avversaria si conferma smarrita. Per la quarta volta in altrettante partite i blucerchiati non riescono a segnare; per la settima volta in 12 partite di campionato non vanno oltre il pareggio. A strappare punti in un "Ferraris" non più infernale per chi viene a farvi visita un Chievo incerottato da squalifiche e infortuni, bravo a tenere botta alle rare sfuriate offensive dell'undici di mister Di Carlo, che, in classifica, continua a galleggiare a quota 16, proprio a braccetto della sua ex squadra.
Spenti. Sulla destra, al posto di Zauri, sbuffa Cacciatore: suoi due traversoni insidiosi nei primi 10 minuti, il duo di punta Pazzini e Pozzi si tuffa ma non ci arriva. Nei primi 20, la gara, come si suol dire, non decolla. La Samp si conferma squadra sorniona, l'unica della Serie A '10/11 a non aver mai segnato prima del 35'. Manca Palombo, spettatore a bordocampo, Tissone e Dessena fanno legna, ma faticano a dettare i tempi. Di Carlo inverte le ali, senza trovare la spinta per volare. Curci, invece, vola su Thereau e tiene in piedi una baracca lenta, imprecisa e priva di idee. Un destro di Koman da distanza proibitiva al 37' è l'emblema di un primo tempo da dimenticare, chiuso con un gol annullato a Pozzi per fuorigioco.
Torpore. Come tre giorni fa a Parma, la ripresa dei blucerchiati comincia a spron battuto. Guberti crea scompiglio in area gialloblù, Curci va di bagher sul fendente di Bogliacino, Sorrentino si allunga su quello di Pazzini. L'avvio sprint è soltanto un'illusione: il mister applaude di continuo le giocate dei suoi, ma non può essere soddisfatto. E allora cambia. Koman lascia il posto a Padalino – esordiente in questo campionato -, Pozzi a Marilungo, Tissone a Poli. Nel torpore generale, dei neoentrati l'esterno ticinese è quello che dà maggiore vivacità, ma nel finale è costretto a uscire in barella.
Via. Senza più cambi, la Samp resta con l'uomo in meno per gli ultimi spiccioli di gara. La brillantezza, a questo punto, resta un ricordo. Il Chievo di Pioli prova a uscire dal guscio con le forze fresche Bentivoglio, De Paula e Granoche. Si soffre un po' e si chiude ancora una volta con un nulla di fatto. Piovono fischi. Urge cambiare rotta; al "Via del Mare" serve trovare un'altra via: quella del gol perduto.
Sampdoria 0
Chievo 0
Sampdoria (4-4-2): Curci; Cacciatore, Gastaldello, Lucchini, Ziegler; Koman (18' s.t. Padalino), Dessena, Tissone (28' s.t. Poli), Guberti; Pozzi, Pazzini. A disposizione: Da Costa, Accardi, Sammarco, Volta, Marilungo. Allenatore: Domenico Di Carlo.
Chievo (4-3-1-2): Sorrentino; N. Frey, Andreolli, Mandelli, Jokic; Fernandes, Rigoni, Marcolini; Bogliacino (19' s.t. Bentivoglio); Moscardelli (23' s.t. De Paula), Thereau (32' s.t. Granoche). A disposizione: Squizzi, Morero, Mantovani, Guana. Allenatore: Stefano Pioli.
Arbitro: Pinzani di Empoli.
Assistenti: Petrella di Termoli e Di Fiore di Aosta.
Quarto ufficiale: Baracani di Firenze.
Note: ammoniti al 30' p.t. Moscardelli, al 3' s.t. Marcolini, al 33' s.t. Frey e al 48' s.t. Marilungo per gioco scorretto; recupero 0' p.t. e 4' s.t.; abbonati 18.543, paganti 1.983; terreno di gioco in non perfette condizioni.
Nella foto Pegaso, Nicola Pozzi anticipato dal clivense Jokic in area gialloblù.