Di Carlo ordina: «Dimostriamo di essere squadra»
Il tecnico doriano archivia l’eliminazione dall’Europa e sprona i suoi in vista del Bari: «Dobbiamo ripartire, senza cambiare mentalità e obiettivi. Gli infortunati? Mi auguro di recuperare Pozzi, Lucchini vedremo».
Dimenticare la Coppa, il PSV, Toivonen e compagnia bella. E guardare avanti, ricominciare da quel discorso lasciato sul pareggio in rimonta di Sampdoria-Milan. All’orizzonte c’è il Bari fanalino di coda della Serie A, scoglio – sulla carta – tutt’altro che insormontabile, ma guai a illudersi che domenica pomeriggio a Marassi non ci sarà da sudare. «Sicuramente brucia l’esclusione dall’Europa League – comincia mister Di Carlo dalla sala stampa del "Mugnaini" -, brucia soprattutto vista la partita che avevamo disputato mercoledì sera e visto il nostro buon momento. Fa male ma dobbiamo ripartire, senza cambiare mentalità e obiettivi: dovremmo cercare di fare il meglio possibile in campionato e poi di avere un po' di fortuna in Coppa Italia, quella che non abbiamo avuto in Europa League».
Ambizioni. «Le nostre ambizioni sono sempre state alte, a prescindere dall’Europa – precisa l’uomo di Cassino -. È stato un peccato uscire, anche perché avevamo fatto l’abitudine a giocare ogni tre giorni, ci avevamo preso gusto e ci tenevamo. Non si può dire però che abbiamo snobbato la competizione: se abbiamo peccato, lo abbiamo fatto in esperienza. La Samp è una squadra giovane ed è normale pagare qualcosa a livello internazionale. Il nostro obiettivo resta comunque quello di dare continuità al progetto societario: le ambizioni ci sono da parte di tutti, dirigenti, tecnici, giocatori e tifosi».
Avversari. «Domenica sarà difficile – spiega l’allenatore blucerchiato entrando più nello specifico della sfida coi biancorossi di Ventura -. Nonostante l’ultima posizione in classifica, hanno una loro identità, giocano aperti, molto ampi e hanno un grande equilibrio di squadra. Dovremmo rispettare il Bari cercando di sfruttare il 2 contro 2 centrale. Dobbiamo fare quadrato, dimostrare di essere squadra. Per arrivare ai tre punti servono ritmi intensi: abbiamo i valori e le qualità per farlo».
Atteggiamento. Qualche dubbio di formazione esiste ancora. «Abbiamo un altro giorno per valutare le condizioni di alcuni non al meglio – ammette speranzoso Di Carlo -. Mi auguro di recuperare Pozzi; Lucchini invece si è svegliato col ginocchio ancora gonfio ma sta meglio e vedremo domani. Il modulo? Credo che contro il PSV coi tre mediani sia andata abbastanza bene, ma questa squadra nasce col DNA del 4-4-2. Dipenderà tanto da come staranno esterni e centrocampisti; quello che però conta è l'atteggiamento, la voglia di vincere. E noi dobbiamo farlo con concretezza ed equilibrio, aggressività e intensità».
Nella foto Pegaso, Mimmo Di Carlo dà istruzioni a Giampaolo Pazzini.