Kab
Nel gelo di Budapest, a 10 gradi sotto lo zero, i giovani blucerchiati di Mimmo Di Carlo escono sconfitti dal confronto coi magiari, trascinati da una doppietta del navigato bomber.
Non è bastato il sostegno di 350 eroici sostenitori e la buona volontà degli esordienti. Nell'addio stagionale all'Europa League, la baby Sampdoria di Mimmo Di Carlo esce sconfitta per 2-0 dal "Puskás Ferenc Stadion". Nel gelo di Budapest, a 10 gradi sotto lo zero e con un terreno di gioco simile ad una lastra di ghiaccio, capitan Koman e compagni confermano l'atavico tabù-ungherese – terza debacle in altrettante sfide in riva al Danubio – pagando dazio forse al di là dei propri demeriti. A sorridere, per la prima volta in questo Gruppo I, il Debrecen di András Herczeg, che si gode l'inutile successo – ai sedicesimi c'è già la coppia Metalist-PSV – e la doppietta del navigato bomber Kabát, in avvio (3') e in chiusura (41') di ripresa.
Inediti. Senza una buona fetta di Doria titolare, rimasto a Bogliasco a caricarsi per la stracittadina di domenica sera, il tecnico di Cassino mette in campo una formazione inedita, per non dire pittoresca: 21 anni e mezzo l'età media, calzamaglia nera d'ordinanza e nessuna punta di ruolo. Si va dalle 18 primavere di Pedro Obiang alle 27 di Da Costa e Sammarco, quest'ultimo al rientro dopo l'infortunio al ginocchio e schierato al fianco di Krsticic, al debutto assoluto con la maglia della prima squadra al pari dei difensori Rossini, Grieco e Messina.
Gelo. Tutti ci tengono a fare bella figura, ma in determinate condizioni climatiche persino correre e addirittura respirare diventa complicato. Poche trame dunque e poche emozioni. A stretto giro di posta, dal 26' al 30', Czvitkovics e Kabát testano la prontezza del verde e infreddolito Da Costa, mentre Mbengono lo spaventa col sinistro in due occasioni sul finire della prima frazione. Proprio allo scadere, la Samp trova il lampo che potrebbe illuminare la gelida notte magiara: Krsticic lancia Koman nello spazio, ma la conclusione del biondo esterno indigeno è debole e si spegne tra le braccia di Verpecz.
Mazzata. Al rientro dagli spogliatoi è subito Debrecen: Mbengono va sulla mancina e mette in mezzo dove Messina viene ostacolato da Kabát, che cade, si rialza e batte Da Costa per l'1-0. Presa la mazzata, i blucerchiati la testa non la rialzano. Il portiere paulista si allunga su punizione di Laczkó. Guberti entra per Obiang mentre Da Costa limita alla grande i danni su Szakály poco dopo la mezzora. Nel finale spazio anche per Mannini e Lamorte – altro giovane debuttante -, ma a trovare nuovamente la via del gol sono i biancorossi. Dalla corsia di destra, Bódi manda Bernáth sul fondo, Kabát la tocca appena e segna con l'involontario supporto di Volta. 2-0, passivo pesante e tutti a casa: pagina voltata, c'è già aria di derby.
Debrecen 2
Sampdoria 0
Reti: 3' e 41' s.t. Kabát.
Debrecen (4-1-4-1): Verpecz; Bernáth, Simac, Mijadinoski, Laczkó; Varga; Bódi (44' s.t. Dombi), Szakály (47' s.t. Fodor), Czvitkovics, Mbengono (21' s.t. Kiss); Kabát. A disposizione: Malinsauskas, Ramos, Nagy, Coulibaly. Allenatore: András Herczeg.
Sampdoria (4-4-2): Da Costa; Grieco, Volta, Rossini, Messina; Dessena, Obiang (26' s.t. Guberti), Poli (36' s.t. Mannini), Koman; Sammarco, Krsticic (43' s.t. Lamorte). A disposizione: Fiorillo, Accardi, Tissone, Oliviero. Allenatore: Domenico Di Carlo.
Arbitro: Sukhina (RUS).
Assistenti: Erovenko (RUS) e Moyakin (RUS).
Quarto ufficiale: Egorov (RUS).
Assistenti aggiunti: Malyi (RUS) e Eskov (RUS).
Note: ammoniti al 33' s.t. Bódi per comportamento non regolamentare e al 39' s.t. Rossini per gioco scorretto; recupero 1' p.t. e 2' s.t; spettatori 3.500 circa; terreno di gioco ghiacciato.
Nella foto Pegaso, Vladimir Koman prova a sfuggire al connazionale Szkály.