Di Carlo raggiante: «Ci abbiamo creduto fino alla fine»
Il tecnico doriano è soddisfatto del carattere mostrato dai suoi fino
all'ultimo minuto: «Ci siamo meritati il passaggio del turno: i
giocatori ci hanno messo tutto quello che avevano e alla fine siamo
stati premiati».
Paradiso, inferno e ritorno. L'altalena del "Ferraris" ha regalato non una, ma mille emozioni a coloro che erano presenti allo stadio per sostenere i propri amati colori. E non sono stati delusi, perché il finale è stato di quelli thrilling, di quelli che nessuno scrittore di gialli avrebbe potuto neppure immaginare. Mimmo Di Carlo è raggiante al termine della gara con l'Udinese, che ha visto i suoi trionfare dal dischetto dopo che lo svantaggio subito nei supplementari avrebbe tagliato le gambe a chiunque. Non alla Samp però e il tecnico di Cassino può sorridere per il passaggio del turno. «Oggi si è vista la Sampdoria che tutti vorremmo sempre vedere ogni domenica – racconta in conferenza stampa -. Abbiamo fatto un primo tempo straordinario, con giocate di grande intensità, mentre nella ripresa l'Udinese è venuta fuori e siamo andati più in difficoltà. L'ingresso di Tissone ci ha dato più equilibri, ma nel calcio spesso accade che anche quando giochi bene vieni punito e puntuale è arrivato l'imprevisto del loro pareggio. Ma sono fiero dei ragazzi, perché dopo i due gol subiti in così rapida successione e l'espulsione di Dessena, non si sono persi d'animo e ci hanno creduto fino alla fine, riuscendo ad agguantare il pareggio con Pazzini».
Spirito. L'esperienza dei famigerati gol subiti nei finali delle partite europee ha insegnato e contro l'Udinese ha trionfato la voglia di vincere e proseguire quel sogno chiamato Tim Cup. Di Carlo per spiegare la vittoria riprende il tanto a lui caro concetto di "spirito Samp" e lo racconta alla sua maniera: «Lo hanno visto tutti. I giocatori ci hanno messo cuore, ardore e tutto quello che avevano: alla fine siamo stati premiati. Ci siamo meritati questo passaggio del turno e speriamo di aver dato qualcosa di più a tutti, soprattutto dal punto di vista della fiducia in noi stessi».
Sfida. Ora sul cammino del tabellone il Doria affronterà la vincente tra Milan e Bari, ma, anche di fronte all'entusiasmo generale, l'allenatore doriano getta acqua sul fuoco, ricordando gli impegni più prossimi, cioè quelli in campionato a cominciare da domenica. «Non è ancora tempo di pensarci – taglia corto -, prima c'è la Juventus. Spero che questo risultato ci dia spinta e forza per domenica: contro i bianconeri mi aspetto uno stadio pieno e caldo, che possa spingere i ragazzi, perché quando i tifosi ci aiutano come è successo oggi, noi riusciamo a dare il meglio di noi stessi».
Augurio. Infine, una battuta sui singoli, sia sulla prestazione fondamentale di Da Costa, sia sulle notizie che arrivano dall'infermeria: «Ad inizio anno avevo deciso d'accordo coi ragazzi che Da Costa sarebbe stato il portiere della Coppa Italia e gli faccio i complimenti per la prestazione di oggi, con la speranza che possa portare avanti questa avventura fino alla fine, magari fino alla finale. Le condizioni di Gastaldello e Palombo le valuteremo domani. É chiaro che un po' di preoccupazione c'è, però è chiaro che quando ci sono queste partite di grande intensità, il rischio di perdere qualcuno c'è. Quello che conta, però, lo ribadisco, è lo spirito Samp e domenica cercheremo in tutti i modi la vittoria».
Nella foto Pegaso, mister Di Carlo si avvicina alla propria panchina prima del fischio d'inizio del match.