U.C. Sampdoria Sampdoria logo

Zsolt Laczk

News

Zsolt Laczk

Grinta, temperamento,
personalità e un mancino particolarmente caldo. Dopo esperienze in
patria, Grecia, Inghilterra e Belgio, il terzino sinistro della
nazionale magiara atterra alla Sampdoria.

20_laczkosedeGiovane
è giovane, ma il curriculum parla già almeno tre lingue differenti
dalla sua. E adesso ne parlerà una quarta. Dopo brevi esperienze in
Grecia, Inghilterra e Belgio (quest’ultima soltanto toccata e
fuga), Zsolt Laczkó da Szeged, terra di confine con Serbia e Romania a sud dell’Ungheria,
atterra in Italia. Le sue nuove case saranno Genova e la Sampdoria,
due nomi che per il terzino venuto da Debrecen non rappresentano
certo una novità. Il destino di questa unione è tutto – o quasi –
in un biglietto trovato all’interno di una pallina estratta il 27
agosto dall’urna di Montecarlo: i campioni in carica magiari si
trovano nello stesso girone dei blucerchiati, 30 settembre e 16
dicembre 2010 le date in cui quell’aitante
e tenebroso mancino numero 86 – titolare
dell’Ungheria di Sándor
Egervári – è riuscito a convincere chi
sta nella stanza dei bottoni di Corte Lambruschini a farci su un bel
pensierino.

Nazionale.
Pensierino che s’è concretizzato in qualcosa di più, visto che
Zsolt ha potuto raggiungere al Doria Vladimir Koman, suo compatriota
e – tra l’altro – compagno di debutto con la divisa rossobiancoverde
della nazionale maggiore magiara. Un’altra data da ricordare per
l’esterno mancino è – per l’appunto – il 29 maggio scorso,
giorno dell’esordio tra i "grandi" al minuto 85 di una sonora
sconfitta contro la Germania; il primo gettone di una serie che aveva
dei pregressi (5 presenze) con l’Under 21 e che finora ha raggiunto
quota 8, tra amichevoli e gare di qualificazione agli Europei 2012.

Vizietto.
Le attenzioni da parte del nuovo c.t. Egervári
– e pure quelle doriane – nei confronti di
Laczkó sono frutto di una crescita costante. Grinta, temperamento,
personalità e un mancino particolarmente caldo – il nostro Da Costa
ne sa qualcosa – ne hanno fatto uno dei laterali difensivi emergenti
del calcio magiaro. Stiamo parlando insomma di un terzino completo,
che male non sta messo neanche in fatto di tecnica e, soprattutto, di
gol. Il vizietto gli è rimasto da quando fece le prime esperienze da
calciatore – qualche metro più avanti della linea di retroguardia ma
pur sempre sulla fascia – nello storico Ferencváros
di Budapest, arrivando a segnare 12 reti in 44 partite tra il 2005 e
il 2007.

Esperienze.
Ed è proprio nel 2007 e proprio come ala che l’Olympiacos lo acquista e gli fa firmare un contratto quadriennale. L’impatto con la Grecia e con la Superleague non sembra dei
migliori: il cambio alla guida tecnica dal norvegese Sollied al greco
Lemonis non favorisce l’inserimento di Zsolt tra le fila
biancorosse del Pireo. E così l’ungherese viene ceduto in
prestito prima al Levadiakos e poi ai britannici del Leicester City, ma
anche nel Regno Unito pare tutt’altro che rosea. Difficile emergere
in una squadra di Football League Championship (la B inglese)
sull’orlo del baratro della terza serie e peraltro afflitta da
continui problemi societari. A fine stagione allora, dopo due
avventure estive tra Watford e Charleroi non andate a buon fine,
Laczkó decide di tornare in patria.

Avventura. Ad accoglierlo un’altra società della capitale, il Vasas,
formazione con cui, nel 2008/09, trova continuità arretrando il
proprio raggio d’azione e suscita l’interesse di un club che in
Ungheria sta scalando le hit-parade del prestigio. All’inizio della
scorsa stagione, il Debrecen lo ingaggia e gli affida le chiavi della
corsia mancina, Zsolt ripaga con impegno, esordendo in Champions
League (6 gettoni totali) e mettendo lo zampino nel grande slam del
Loki: Nemzeti
Bajnokság I (campionato), Magyar Kupa (coppa nazionale) e Magyar
labdarúgó-ligakupa (supercoppa). Il resto è storia recente:
l’Europa League, Marassi, il gelo del "Ferenc
Puskás", la firma sul contratto blucerchiato e una nuova
avventura. Da vivere col 18 sulla schiena, lo stesso che fu di Gile Zivkovic, un altro esterno dal nome quasi impronunciabile, venuto dall’Est ed entrato di
diritto nel cuore della Sud.



Zsolt Laczkó: la scheda

Luogo e data di nascita: Szeged (Ungheria), 18/12/1986
Altezza: cm 183
Peso: kg 80
Ruolo: difensore

 Stagione   Squadra     Presenze   Gol 
 2010/11  Debrecen (Nemzeti Bajnokság I, Ungheria)         12    1
  Ago. 09  Debrecen (Nemzeti Bajnokság I, Ungheria)         23    2
 2009/10  Vasas (Nemzeti Bajnokság I, Ungheria)          6    –
 2008/09  Vasas (Nemzeti Bajnokság I, Ungheria)         17    –
  Gen. 08  Leicester (Football League Championship, Inghilterra)          9    –
  Ago. 07  Levadiakos (Superleague, Grecia)           7    –
 2007/08  Olympiacos (Superleague, Grecia)           –    –
 2006/07      Ferencváros (Nemzeti Bajnokság II, Ungheria)          16    9
 2005/06  Ferencváros (Nemzeti Bajnokság I, Ungheria)         27    3
 2004/05  Ferencváros (Nemzeti Bajnokság I, Ungheria)          1    –


Nella foto Pegaso, Zsolt Laczkó posa orgoglioso con la nuova maglia blucerchiata.

altre news