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Coppa Italia: Guberti non basta, Pato stende il Doria

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Coppa Italia: Guberti non basta, Pato stende il Doria

I blucerchiati escono a testa alta dal quarti contro i rossoneri, passati in vantaggio nel primo tempo grazie al brasiliano (17' e 23'), ma, dopo il centro dell'esterno sardo, costretti sulla difensiva per tutta la ripresa.

26_ziegler-vanbommelMancò la fortuna, non il valore. Mancò, soprattutto, un approccio alla partita come si deve. E forse, anzi sicuramente, senza un avvio blucerchiato alla camomilla chissà come sarebbe andato a finire questo secco quarto di finale di Coppa Italia in cui Pato secca ha fatto la Sampdoria. Mancarono, è vero, in molti sin dal principio perché Gastaldello, Lucchini e Pazzini – tutti insieme in Tribuna d'onore -, non puoi permetterti di regalarli a un avversario come il Milan, seppur imbottito di seconde linee. Una squadra andata a nozze con la mancanza di reattività iniziale dei padroni di casa e andata in palese difficoltà dal gol di Guberti in avanti. Ma una ripresa valorosa non è bastata e le porte della semifinale col Palermo si sono spalancate agli altri.

Via. Dopo i fischi all'ex Cassano e l'ormai consueto inno di Mameli, fischia Mazzoleni e i rossoneri cominciano forte. Merkel al 6' ci prova da fuori, un minuto dopo Robinho segna ma la difesa l'aveva messo in fuorigioco. I quattro davanti al portiere di Coppa Da Costa sono quelli che han finito la battaglia con la Juve, il centrocampo quello che l'ha iniziata, in attacco con Macheda fa il suo esordio l'ultimo arrivato Maccarone. Anche Allegri, come Di Carlo, fa i conti con l'emergenza e manda in campo debuttanti: i due olandesi Van Bommel ed Emanuelson compongono una mediana sperimentale con Thiago Silva vertice basso e Merkel dietro al duo di punta Robinho-Pato.

Pistolettate. Ed è proprio il Papero, al 17', a freddare i blucerchiati girando all'angolino una palla vagante in area doriana e a bissare il tutto al 22' prendendosi gioco di Accardi. Pistolettate che fanno male. Sotto di due gol, la Samp svagata prova a destarsi e a riordinare le idee. Capitan Palombo spara da fuori: fuori. Macheda costringe Roma ad alzare in corner. Poi Kiko sfiora il palo dopo uno spunto personale: la reazione c'è ma al Milan 2 fa il solletico. Nel finale di tempo, Maccarone viene fermato due volte sul più bello da Papastathopoulos. Non si passa, niente da fare e si torna dentro dopo che Accardi evita in spaccata il tris di Robinho.

Velleità. Il secondo tempo il Doria lo comincia all'arma bianca e più offensivo, per modulo e mentalità. Guberti avanza e accentra il proprio raggio d'azione: quando si attacca, lo si fa in forze. Proprio come al 5'. Big Mac mette il turbo sulla destra, si beve Papastathopoulos e pennella in mezzo all'area, Gubo la spizzica di testa e può far festa sotto la Sud. 1-2: crederci, adesso, diventa d'obbligo. Mazzoleni fa lo gnorri al 13' su un contatto in area tra Macheda e il greco ex genoano mentre Da Costa sbarra la strada al connazionale Robinho. Lo scompiglio in area rossonera prova ancora a crearlo Macheda al minuto 17: Roma smorza le velleità di rimonta.

Fuori. Sotto la pioggia, arriva il momento dei cambi: Di Carlo richiama Poli e Mannini, dentro vanno Tissone e Koman. Allegri risponde con Cassano e Jankulovski (per Robinho e Antonini). I blucerchiati spingono e premono, il Diavolo ci mette il fisico, si difende con le unghie e addormenta la contesa. O almeno ci prova. Mac&Mac si dannano, le provano tutte, ma sbattono sul muro di Yepes e soci. Nel finale, c'è spazio anche per Ibrahimovic, non per Zaza che resta a guardare i minuti finali in attesa di un gol e di entrare fresco per i supplementari. Nulla di tutto questo, siamo fuori, a testa alta. E, forse, fa rabbia ancora di più.

Sampdoria 1
Milan           2

Reti: 17' e 22' p.t. Pato, 5' s.t. Guberti.
Sampdoria (4-4-2): Da Costa; Zauri, Volta, Accardi, Ziegler; Mannini (27' s.t. Koman), Palombo, Poli (20' s.t. Tissone), Guberti; Macheda, Maccarone. A disposizione: Curci, Laczkó, Cacciatore, Krsticic, Zaza. Allenatore: Domenico Di Carlo.
Milan (4-3-1-2): Roma; Oddo, Papastathopoulos, Yepes, Antonini (35' s.t. Jankulovski); Van Bommel, Thiago Silva, Emanuelson; Merkel; Robinho (33' s.t. Cassano), Pato (41' s.t. Ibrahimovic). A disposizione: Abbiati, Abate, Calvano, Oduamadi. Allenatore: Massimiliano Allegri.
Arbitro: Mazzoleni di Bergamo.
Assistenti: Dobosz di Roma e Passeri di Gubbio.
Quarto ufficiale: Banti di Livorno.
Note: ammoniti al 43' p.t. Maccarone per proteste e al 37' s.t. Oddo per gioco scorretto; recupero 1' p.t. e 5' s.t.; spettatori 11.458; terreno di gioco in non perfette condizioni.

Nella foto Pegaso, il neomilanista Van Bommel rincorre il blucerchiato Ziegler.

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