“Maurito” Icardi e i suoi sogni senza frontiere

Arriva
dal Barcellona ma è argentino (di Rosario) con passaporto italiano il nuovo
bomber blucerchiato, diciott’anni da compiere a febbraio e un
feeling innato con la porta avversaria.

La
mia casa ambulante avrà ancora due gambe e i miei sogni non avranno
frontiere. Due
gambe sì, ma anche – e soprattutto – due piedi d’oro. Ernesto
Guevara de la Serna detto Che,
suo illustre concittadino, non se la prenderà per questa citazione
riveduta e corretta. I sogni di Mauro Emanuel Icardi Rivero, Maurito per gli amici, di
frontiere ne hanno ben poche. Diciotto candeline da spegnere il
prossimo 19 febbraio, professione
delantero e
un feeling innato con la rete avversaria. Il terreno tracciato è
quello di un altro conterraneo famoso, Lionel Andrés Messi detto
Leo:
da Rosario a Barcellona, un pallone di cuoio negli occhi e nella
mente e una camiseta
blaugrana da portare con orgoglio. D’ora in avanti però – chiuso
ai piedi del Montjuïc da un modulo che non prevede prime punte –
quell’avvenire
da tutti pronosticato luminoso si tingerà di altri colori. Quelli
della Sampdoria, che il giovane centravanti classe 1993 l’ha appena
acquistato dal Barça, bruciando – grazie all’ottimo rapporto di
collaborazione intrapreso tra le due società – la concorrenza di
mezza Europa.

Emigrante.
Tutto parte dalle strade polverose del nord-est dell’Argentina,
provincia di Santa Fe. Lì, nel barrio
di
Sarratea, Maurito vive, a pane e futbol,
fino all’età di 9 anni. Corre il 2002 quando il baffuto papà Juan
Carlos decide che il proprio paese non è più quello giusto per
crescere un bambino. La profonda crisi economica spinge gli Icardi –
famiglia di chiari ascendenti piemontesi – a sbarcare nelle Isole
Canarie, dove il più grande di tre fratelli continua a coltivare la
propria passione. Destro naturale, veloce, tecnico e prestante –
sempre rapportato alla tenera età -, l’emigrante Icardi spopola
nella
cantera
dell’Unión Deportiva Vecindario, club di Santa Lucía de Tirajana:
le cronache riferiscono di oltre 384 reti avversarie bucate. Roba da
far strabuzzare gli occhi.

Asta. E – ovviamente – da
far addrizzar le antenne. Sull’isola di Gran Canaria osservatori da
tutta la Spagna e non solo si danno il cambio di nascosto per
studiarne e apprezzarne le qualità. Espanyol,Valencia, Maiorca,
Deportivo, Liverpool, Arsenal ma soprattutto Barcellona e Real Madrid
si mettono sulle tracce dell’elemento di punta – è proprio il caso
di dirlo – del vivaio dei Blanquinegros.
Nell’asta che si scatena, tra le tante
possibilità, l’argentino sceglie quella blaugrana:
un sogno quel 9 da portare dietro la schiena che prende forma a La
Masía, l’accademia
giovanile dei catalani, dove il bomber di Sarratea, in uno stage
nell’inverno 2008, convince tecnici e dirigenti. Ma per papà Juan
Carlos non è ancora il momento di trasferirsi, di rompere altre
amicizie e di cambiare altre scuole così, in corsa e di botto, come
qualche anno prima.

Sogni. Il matrimonio s’ha
comunque da fare e si consuma pochi mesi dopo. A Barcellona, Maurito
firma un contratto pluriennale, si presenta con un fisico ancora più
ben messo (è alto 1 metro e 81 e pesa 75 chili), il ciuffo biondo e
un sorriso contagioso. E non delude: il delantero
mantiene le promesse, divenendo uno dei
pupilli della cantera,
al punto che i paragoni scomodi con Batistuta e Milito cominciano a
sprecarsi e l’Adidas lo assolda – al fianco del compaesano e fresco
di Pallone d’Oro-bis Messi – per il lancio di un nuovo modello di
scarpini. Scarpini con cui continua a segnare nel Barça
(38 gol in due stagioni) e con la maglia albiceleste
dell’Under 17 argentina, la nazionale che ha scelto pur essendo
emigrante in Spagna e anche di passaporto italiano. E proprio in
Italia, terra dei suoi avi, la casa ambulante degli Icardi spera di
fermarsi a lungo. Spera di farlo al Doria – per ora in Primavera -, coi suoi sogni senza
frontiere.

Mauro
Emanuel Icardi Rivero: la scheda

Luogo
e data di nascita: Rosario
(Argentina),
19/02/1993
Altezza:
cm
181
Peso:
75 kg

Ruolo:
attaccante

Nella foto Pegaso, Mauro Icardi posa orgoglioso con la nuova maglia blucerchiata.